Il cervello invecchia, ma è possibile arrivare a tarda età senza problemi di Franco Giliberto

Il cervello invecchia, ma è possibile arrivare a tarda età senza problemi Mantova, scienziati provenienti da ogni parte del mondo a convegno Il cervello invecchia, ma è possibile arrivare a tarda età senza problemi DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MANTOVA — Uomini e donne se giungono ai 65 anni senza gravi problemi di salute possono ragionevolmente sperare di «vivere bene» per almeno altri vent'anni. E non vedranno aleggiare gli spettri che l'invecchiamento porta con sé: depressione, perdita di memoria e di Interessi, apatia, Irritabilità, mutamenti del carattere, alterazioni dell'umore. Questa rasserenante notizia emerge dal congresso sull'Invecchiamento del cervello che a Mantova, per tre giorni, vede riuniti circa duecento scienziati italiani, israeliani, statunitensi, francesi, tedeschi, inglesi e svedesi. Patrocinato dall'Organizzazione mondiale della sanità, dall'Accademia delle Scienze e dall'Istituto Weizmann israeliani, dall'Istituto «Mario Negri» e dai «Fidia Research Laboratories» di Abano Terme, 11 congresso ha tutte le carte in regola per essere preso sul serio: non vi si reclamizzano — nemmeno indirettamente — inesistenti farmaci miracolosi, ma si fa il punto sulle nuovissime acquisizioni dei ricercatori di tutto il mondo in materia di neurobiologia, sottolineando gli enormi, rapidi passi che questa scienza sta oompiendo. E' soltanto quest'ultima valutazione a indurre all'ottimismo: «Non è tanto lontano il giorno — si è detto al congresso — in cui neurobiologi, biochimici, genetisti, farmacologi e altri ricercatori stabiliranno con certezza i rapporti fra alterazioni biochimiche e manifestazioni comportamentali, trasferendo i risultati dell'informazione sperimentale — ove possìbile — in campo terapeutico». Ma vediamo Innanzitutto qualche dato statistico. L'Oms prevede che nel Duemila 1118,2 per cento della popolazione mondiale avrà più di 65 anni. Oli italiani possono considerarsi uno dei popoli più longevi del mondo (durata media della vita oggi: 69 anni per 1 maschi. 76 per le femmine). Circa dieci milioni di italiani hanno attualmente più di sessant'anni, nel Duemila gli ultrasessantennl saranno quasi tredici milioni; sette milioni e 600 mila persone hanno già superato 165 anni e gli ultranovantenni sono ora 122 mila (88 mila donne e 34 mila uomini). •Succede non soltanto in Italia — dice Ezio Giacobini, direttore del laboratorio di pslco-neuro-farmacologla dell'università del Connecticut — che le persone anziane aumentino e palesino doti intellettuali o fisiche dinamiche. Facciamo l'esempio, solo apparentemente banale, della grande maratona (56 chilometri) di Neiv York: vi hanno partecipato 25 mila persone, mille avevano più di 70 anni e 23 avevano addirittura ottantanni-. C'è dunque la possibilità di accumulare anni sulle spalle senza dover rinunciare a molte prerogative e funzioni delle più verdi età? Al congresso è stato ribadito che l'Invecchiamento è una fase fisiologica della vita umana: trascina un inevitabile, graduale declino delle capacità individuali. Ma è utilissimo indagare i meccanismi che regolano la durata della vita, non tanto per «raggiungere l'immortalità», quanto per cercare di invecchiare mantenendo a un buon livello le capacità integrative e intellettive proprie dell'uomo. («E' un peccato — ha detto la professoressa Rita Levi Montalcini — che questo settore scientifico, in grande fermento operativo nel mondo, veda, l'Italia ricca, di inge¬ gni costretti a una misera attiviti in patria per il disinteresse dei pubblici poteri, specie riguardo alle ricerche di neurobiologia»). Al congresso non sono state fatte precise anticipazioni scientifiche, ma a mezza voce più di un oratore ha lasciato intendere come siano imminenti risultati notevoli nel settore della psico-neuro-endocrlnologia, soprattutto per bloccare il deterioramento cerebrale in fase precoce, quando la sintomatologia non è ancora chiaramente manifestata. I presupposti teorici per un intervento utile dal punto di vista terapeutico sono quattro: agire con sofisticati farmaci «mirati» sulle cause intrinseche dell'invecchiamento (a livello cellulare e molecolare); rimuovere le cause estrinseche come certe infezioni virali, le alterazioni della circolazione e del metabolismo; facilitare la trasmissione degli impulsi nervosi; migliorare le sintomatologie depressive. Oggi si fa un grande uso nel mondo — hel tentativo di limitare 1 danni dell'Invecchiamento cerebrale — di pochi farmaci (soprattutto dei cosiddetti colino-mimetici) che pur avendo i presupposti teorici per essere efficaci si stanno via via rivelando scarsamente utili. «Ma di altri farmaci recentissimi e in via di sperimen tazione — sostiene la professoressa Levi Montalcini — è meglio non parlare, anche se hanno acceso molte speranze fra i ricercatori: meglio non parlarne perché le illusioni e le distorsioni sono facilissime. Per ora è preferibile che la gente non sappia "nulla" piuttosto che sappia "male" le cose». E' noto comunque che la stessa Organizzazione mondiale della sanità fornisce il massimo incoraggiamento alla pslco-neuro-endocrlnologla, nuova scienza interdisciplinare. L'Oms stima che nel mondo circa 200 milioni di persone soffrano di una grave I malattla mentale (schizofre- nia, paranoia, demenza seni- le) e anche In un recente con-1 gresso Internazionale a Bu- > dapest («Meccanismi integra- j tivi neuro-umorali») è stata < fatta concretamente balena- re la prospettiva dì Interventi clinici promettenti con 11 ripristino di vari, alterati equilibri neuro-ormonali. Non meno interessanti sono gli studi molecolari (molte relazioni congressuali ne trattano) che indicano come alterazioni primarie nel processo di invecchiamento le modificazioni delle caratteristiche chimico-fisiche e fun- zlonall delle membrane neu- j ronall. Questi studi fanno ritenere che con l'invecchlamehto le cellule nervose perdano progressivamente la capacità di «leggere e trasformare» 1 segnali biologici, Innescando una inadeguata risposta funzionale agli stress e ai mutamenti ambientali. Franco Giliberto

Persone citate: Ezio Giacobini, Levi Montalcini, Rita Levi Montalcini

Luoghi citati: Abano Terme, Bu, Connecticut, Italia, Mantova, Neiv York