Shuttle? discesa da batticuore di Ennio Caretto

Shuttle? discesa da batticuore Guasto alla radio della «Columbia»: dei quattro canali di comunicazione uno soltanto funziona Shuttle? discesa da batticuore Suspense per l'atterraggio - Potrebbe essere anticipato ad oggi, rimandato di un giorno o anche avvenire nei tempi previsti se cala il vento nella base del Nuovo Messico - Nonostante i molti inconvenienti, la missione di Lousma e Fullerton è riuscita - Le maggiori soddisfazioni sono venute dal «braccio-gru», lo strumento che consentirà la colonizzazione spaziale entro la fine degli Anni 80 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Di ora in ora. cresce l'ansia. Adesso che sta per concludersi, la terza missione dello Shuttle «Columbia... la più spettacolare di tutte, tiene la Nasa col fiato sospeso. Ad ogni istante, i suoi tecnici potrebbero comjiiere una scelta penosa: fare atterrare" la navetta oggi, con un giorno di anticipo, ma a uno spazioporto totalmente impreparato, quello di Capo Canavcral in Florida, con tutti i rischi che ciò comporta; oppure larla atterrare martedi. con un giorno di ritardo, al poligono missilistico di White Sands nel Nuovo .Messico, col pericolo che a bordo si verifichino ulteriori guasti. «Se l'atterraggio avverrà domani, con assoluta regolarità — dice al telefono il portavoce-delia Nasa — sarà perché abbiamo molta fortuna». Che cosa, proprio nel momento del trionfo, ha turbato il volo sinora meglio riuscito della .Columbia»? In sostanza, questo. A terra, sulla pista sabbiosa di White Sands. ha incominciato a soffiare un iorte vento a 45-50 chilometri all'ora. E sullo Shuttle si sono guastati, uno interamente llallro a meta, i due ripetitori che consentono le comunicazioni radio e telemetriche con i centri della Nasa di Houston nel Texas e di Capo Canaveral. ' «Questa concomi lama — spiega la voce al telefono — causa gravi problemi. Per via dei ren/i, White Sands potrebbe essere inutilizzabile sino a ìnartedì. D'altronde abbiamo paura che si guasti anclie il sistema radio di riserva». ■ Della rottura dei due ripetitori della «Columbia» ha parlato 11 vicedirettore del volo, Eugene Kranz, a Houston. Egli ha spiegato che trasmettono voce e dati scientifici su una banda che va da 1700 a 2300 Mhz. sia ad alte che a basse energie. Ciascun ripetitore funziona nei due sensi. Dall'alto al basso, 11 primo è completamente muto, il secondo lo è solo sulle basse energie. Ciò significa che gli astronauti riescono a comunicare appena su uno dei quattro canali normalmente disponibili. Dal basso in alto invece tutto funziona, e la Nasa è perciò in grado di trasmettere regolarmente le sue istruzioni - allo Shuttle. Per l'emergenza è inoltre pronto il sistema radio di riserva, che non consentirebbe tuttavia un atterraggio allrettain. preciso di quello programmato dai cowyju/er. Kranz ha cercato di alleviare la suspense asserendo che la missione -rimane nei limiti di sicurezza stabiliti dai regolamenti». -Siamo fiduciosi che la navetta scenderà come previsto a White Sands domani alle 14,30 — ha detto ai giornalisti (le 21,30 in Italia) —, ancfie se ci lasciamo aperte le altre opzioni». Ma il rientro della «Columbia», comunque vadano le cose, appare il più difficile sinora eseguito. Le due volte precedenti, infatti, le condizioni atmosferiche erano ideali, la pista conosciuta (il lago prosciugato Rogers in California, ora reso impraticabile dalle piogge) e il «comitato dei computer» che governava in modo impeccabile lo Shuttle. Oggi, si presentano ostacoli su tutti e tre i fronti. Il guasto dei ripetitori è stato l'ultima di una serie di disfunzioni, tutte inspiegabill, che hanno turbato la «Columbia» dal momento del lancio lunedi scorso. h'Associated Press ha pubblicato un disegno della navetta con il loro elenco. Alla partenza, si sono staccate 37 delle 30 mila piastrelle antitermiche che proteggono lo Shuttle dalle altissime temperature causate dall'attrito con l'atmosfera, 25 dal muso, 12 dal timone. Il primo giorno di volo, una fitta nebbia si è formata sugli oblò posteriori della carlinga, quelli che danno sulla stiva, e si è rotta la telecamera di coda. Il secondo giorno, hanno smesso di funzionare un'altra tele¬ camera, collocata sul braccio meccanico snodabile di 15 metri, e la toilette di bordo. Lo stesso equipaggio è stato sottoposto a più disagi del consueto. Scariche radio, provocate pare dai rodar cinesi e iraniani, ne hanno turbato il sonno sino al terzo giorno. Entrambi gli astronauti, Lousma specialmente, che pure è considerato il più forte di tutti e che nel '73, sullo Skplab, trascorse quasi tre mesi in orbita, hanno sofferto di nausea sino al quarto giorno. Solo il quinto, venerdì, quello degli straordinari esperimenti con 11 braccio meccanico, il comandante e Fullerton, il pilo¬ ta, sono sembrati in forma e riposati. E proprio in quel momento i ripetitori di bordo si sono bloccati e i venti si sono abbattuti su White Sands. Ieri mattina, al risveglio, né Lousma né Fullerton hanno dato segno di risentire della «settimana di incidenti», come l'hanno definita ridendo. I due astronauti hanno scambiato qualche parola alla radio con le famiglie, accorse a Houston, per tranquillizzarle sulla fine della missione. Poi Fullerton ha espresso il desiderio di girare un film sulla «vita quotidiana» nella navicella. «Da buone massaie — ha dichiarato sempre di buon umore — siamo assillati dalle pulizie». La pellicola, ha commentato Kranz, servirà ai futuri astronauti -giovani e ambiziosi» a constatare quanto sia di routine e sfibrante il lavoro a bordo dello Shuttle. «La "Columbia" è la macchina più complessa mai costruita dall'uomo — ha affermato il vicedirettore di volo —, ma per apprenderne i segreti occorre una estrema umittà». Era palese il tentativo, di tutti gli esponenti della Nasa, di alleggerire l'atmosfera pesante creatasi col passare delle ore. Se, come tutti si augurano, la navetta toccherà terra do¬ mani all'istante e nel punto stabiliti, questa missione rimarrà nella storia come una delle svolte principali nella conquista dello spazio. Essa ha infatti consentito due collaudi indispensabili: quello della «Columbia» al terribili sbalzi di temperatura — da 95 gradi sotto a 95 gradi sopra zero — e quello del braccio meccanico, un autentico «operaio dell'orbita... per l'impiego degli oggetti nel vuoto Il primo collaudo ha confermato che una équipe di scienziati potrà operare per periodi anche di tre mesi nella stiva dello Shuttle, riadattata con un apposito laboratorio in produzione in Europa. Il secondo ha aperto la strada alla costruzione di stazioni spaziali. Dopo 58 ore di freddo spaventoso, e la metà circa di calore Insopportabile. Lousma ha potuto accendere i motori ed eseguire le manovre più difficili di primo acchito. Al braccio meccanico, guidato con l'aiuto del cannocchiale dopo la perdita della telecamera, Fullerton ha sollevato, collocato in orbita e poi ritirato uno strumento scientifico di 200 chili, per cinque ore di seguito. Lo «space hook», o gancio orbitale, come è stato battezzato, potrà recui>erare satelliti artificiali e altri oggetti per la Nasa, sostituirli con nuovi, spostarli e cosi via. Il direttore di volo del centro di Houston, Neil Hulchinson. lo ha definito «più importante dell 'aratro nelle praterie». -Il successo della missione non è solo questo», ha dichiarato Hutchlnscn ai giornalisti. «La terza imita, lo Shuttle è rimasto in orbita più del doppio della prima è della seconda. Ci ha sommersi di dati sulla Terra e lo spazio circostante. Ha ospitato una piccola colonia di insetti, che comprende mosclie e api, da cui potremo dedurre la resistenza degli organismi animali nel vuoto». inoltre, ha aggiunto il funzionarlo, a bordo sono stati tentati, automaticamente, esperimenti chimici e farmacologici: una delle massime promesse della navetta è la produzione di sostanze irrealizzabili a terra. La colonizzazione dello spazio — ha concluso Hutchinson — poteva essere un sogno quando, tredici anni fa. /'Apollo sbarcò sulla Luna: sarà una realtà entro un decennio». Le stazioni orbitanti dovrebbero incomin- ciare a costellare lo spazio prima del 2000. Lousma e Fullerton hanno condiviso l'entusiastico giudizio del funzionarlo della Nasa sullo Shut'le. «Tecnologicamente — ha detto il comandante durante una delle trasmissioni — è troppo avanzato ver il livello delle nostre conoscenze. Appena adesso incominciamo a dominarlo. Un giorno sarà cosi duttile nelle nostre mani che potremo compiere miracoli». Da domani, nonostante le disfunzioni e il batticuore, la Nasa dovrebbe cosi guardare al futuro con rinnovato impegno. La «Columbia» è attesa alla prova quest'anno ancora due volte, a luglio e a novembre: la seconda, servirà da pista di lancio, per un'orbita superiore, di un satellite artificiale. Dall'83, alla navetta se ne affiancherà un'altra, il prototipo sperimentato nel '77 e '78, e rimesso a nuovo nell'ultimo blennio. Più tardi ancora, probabilmente per l'85. la mlniflotta spaziale crescerà di un'unità e forse due. Anche il Pentagono ha in programma la costruzione di navicelle analoghe. Ennio Caretto Houston. I tecnici addetti alle telecomunicazioni tentano di risolvere gli inconvenienti alle radio della navicella spaziale ( Ap)