Il dollaro sempre al galoppo (1312) sotto pressione il franco francese

Il dollaro sempre al galoppo (1312) sotto pressione il franco francese La tempesta s'è in parte calmata, ma i mercati europei restano inquieti Il dollaro sempre al galoppo (1312) sotto pressione il franco francese La lira recupera su tutte le valute dello Sme - Molta attesa (e nuove «voci») per il vertice Cee di fine mese ROMA — Inizio settimana più tranquillo sui mercati valutari. La tempesta dei giorni scorsi si è per il momento acquietata. Che cosa succederà nel prossimi giorni? Nessun esperto si sbilancia, ma qualche impressione si riesce ugualmente a cogliere: ieri nessuna banca, centrale è intervenuta sul mercato: 1 risultati elettorali in Germania e Francia, sfavorevoli al partiti al governo, non hanno avuto ripercussioni eclatanti sul marco e sul franco francese; la lira ha riguadagnato, sia pure leggermente, tanto sull'una che sull'altra valuta; nel pomeriggio di ieri c'è stato un minimo ridimensionamento dei tassi americani e questo potrebbe preludere ad un dollaro meno forte nei prossimi giorni. Insomma 11 panorama che emergeva Ieri era senz'altro meno disastroso di quello di giovedì o venerdì, allorché la Banca di Francia si era dovu¬ ta svenare per impedire che la speculazione travolgesse il franco e con esso le altre monete deboli dello Sme. Il dollaro, comunque, si mantiene a livelli estremamente elevati: al fixing in Italia è stato quotato in pratica come venerdì e cioè 1312,50 lire. Anche a Francofobe il dollaro è rimasto sostanzialmente stabile, con un frazionale progresso. La "lira, come s'è detto, ha messo a segno generalizzati recuperi sulle principali «partner» europee. In particolare, il macrco ha chiuso a 549.73 lire contro le 550,97 del fixing di venerdì, mentre la sterlina si è mantenuta sul precedenti livelli, passando dalle 2367,75 lire di venerdì alle 2377,40 di ieri. In ribasso il franco francese quotato 210,20 lire rispetto alle 211, 22 del precedente fixing. La valuta francese è apparsa debole su tutti 1 mercati con una punta negativa nel confronti del dollaro che ieri si è attestato a 6,24 fran¬ chi, massimo da 24 anni. Anche se non ci sono stati movimenti scomposti dopo le voci insistenti di un rlalllneamento delle parità all'Interno dello Sme che si sono rincorse per tutta la passata settimana, si ritiene che nel futuro immediato a prevalere sarà 11 nervosismo. Per la fine del mese è In programma 11 vertice della Comunità europea « in quella sede potrebbero maturare decisioni in grado di riportare un certo equilibrio nel sistema monetarlo europeo. Nel dopo fixing di Ieri le quotazioni del dollaro hanno confermato la tendenza ad un sia nur lieve ridimensionamento: 1311 lire: -Un giorno abbastanza confortante», dicono alla Banca d'Italia. Il nodo di fondo del marasma che periodicamente, ma con maggiore frequenza, investe ormai lo scacchiere europeo, resta il rapporto con il dollaro, ovvero le politiche economiche che nascono, e in questo cfeso si scontrano, sulle due sponde dell'Atlantico. E' ormai opinione consolidata che fino a quando gli Stati Uniti non modificheranno la loro strategia economica interna (lotta all'Inflazione attraverso il rigido controllo degli aggregati monetari, rinuncia dell'amministrazione Reagan al ruolo di locomotiva tra i Paesi occidentali) le tensioni tenderanno sempre più a scaricarsi sull'Europa e naturalmente sul Paesi deboli. e. pa.

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Italia, Roma, Stati Uniti