I tenebrosi misteri di Parigi sul video sono una fiaba ingenua e lontanissima

I tenebrosi misteri di Parigi sul video sono una fiaba ingenua e lontanissima LA TELEVISIONE di Ugo Ruzzolati I tenebrosi misteri di Parigi sul video sono una fiaba ingenua e lontanissima La televisione con i suoi programmi a puntate sembra fatta apposta per accogliere il feuilleton che, come tutti sanno (e chi ne vuole sapere di più legga i servizi di oggi nell'inserto di TuttolibrU, era offerto a sua volta articolato in decine e decine di puntate sui quotidiani. Già tra gli Anni SO e gli Anni 60 la stretta affinità è stata recepita e sfruttata dalla tv francese, anche per la prepotente tradizione letteraria di casa. E bisogna dire che gli sceneggiati sono sempre stati di buon livello, fatti con gusto e con «partecipazione*. Lasciando stare un arido elenco, citerò per tutti «Belfagor» ovvero «Il fantasma del Louvre» che risale a vent'anni or sono ma che forse qualcuno ancora ricorda, valido esempio di racconto denso, alieno da preziosismi e ricco di suspense. In Italia — dove è stata molto minore la forza del romanzo d'appendice — non abbiamo mai avute un vero filone televisivo ispirato al feuilleton. Sin dagli inizi ci si è orientati verso una narrativa di tipo tardo-romantico, popolare sì ma largamente sentimentale, con la lagrima, di preferenza edificante: basterà pensare che i primi grandi successi dello sceneggiato italiano sono, nella seconda metà degli Anni SO. «Il dottor Antonio» e *Il romanzo di un giovane povero». Un po' malignamente, ma non infondatamente, si deve osservare che spesso la nostra tv ha trasformato in feuilleton —e nel peggiore feuilleton — opere immortali di Dostoevskij Turgenev, Stevenson ecc. Ma oggi, nel 1982, è possibile proporre un «puro», classico feuilleton ad una platea fortemente smaliziata'e fatta segno a una scarica ininterrotta di spettacoli emozionanti? La tv francese ritiene di sì ed ecco arrivarci da Parigi il classico dei classici dell'appendice, I misteri di Parigi di Sue, riduzione in sei puntate realizzata da André Michel. Il termine «riduzione» è quanto mai necessario: il romanzo consta di due tomi di 1700 pagine complessive, il che significherebbe, per una traduzione in immagini il più possibile completa, almeno una ventina di puntate. Qui le puntate sono sei un'ora ■ ciascuna: la storia è stata semplificata al massimo e si sono mantenuti solo i personaggi principali. E' una limitazione da attribuire a questioni di costi (e a dubbi sull'accoglimento da parte del pubblico di un racconto troppo mastodontico): ma la limitazione rimane, è pesante. Comunque, questa sintesi de I misteri di Parigi (ma non è un controsenso parlare di sintesi per un feuilleton?; ha l'aria, di avere una veste televisiva se non eccezionale in ogni caso di giusta fattura: sveltezza di ritmo e voluta ingenuità e convenzionalità di ambienti (la sordida taverna parigina, l'idilliaca fattoria in campagna) e di facce oneste o trucibalde (il nobile Rodolfo, la sventurata Maria fiore del fango, l'abominevole Civetta ■Sue, il padre del delitto a puntate»: su Tuttolibri, pagine 4 e 5. che pare la zia di Frankenstein, il feroce assassino detto Maestro di scuola...). E' una colorata 'rappresentazione popolare», quasi per marionette, in cui il generoso Sue, uomo e scrittore di sinistra, raffigurava le miserie e gli orrori di un popolo abbrutito, e le traversie di innocenti diseredati e calpestati per i quali l'unica giustizia era costituita ancora e sempre dall'intervento del principe in incognito difensore degli oppressi: «rappresentazione» da guardare come il divertimento su una fiaba lontanissima. Torna Gesù Da domani sera sulla Rete 1 la Rai replica le sei puntate di «Gesù di Nazareth» di ZeffirelU. Girato tra il '75 e il '76 in coproduzione con la tv commerciale Inglese, Il film » ha annoverato schiere di attori di nome e eserciti di comparse, ed è risultato un kolossal Protagonista un ieratico Robert Powell con Olivia Hussey nella parte di Maria.

Persone citate: André Michel, Dostoevskij Turgenev, Gesù, Maria Fiore, Nazareth, Olivia Hussey, Robert Powell, Stevenson

Luoghi citati: Italia, Parigi