Sanremo '82, il festival-scandalo sulle alte vette della hit parade di Marinella Venegoni

Sanremo '82, il festival-scandalo sulle alte vette della hit parade Con Romina, Al Bano, Fogli; un successo come negli Anni 60 Sanremo '82, il festival-scandalo sulle alte vette della hit parade MILANO — Mai il Festival di Sanremo è stato chiacchierato -come in quest'edizione '82, eppure (o forse proprio per questo) le sue canzoni si sono arrampicate nella hltparade come solo ai bel tempi del passato. Può anche essere che ci stano vie tortuose per «influenzare» la scalata, ma resta comunque che al primo posto delle classifiche compilate dalla Lem per la Rai compare oggi un Tuttosanremo 82 che è l'insalata mista delle canzonette presentate al Festival. Il risultato va anche oltre. Tra 1 primi dieci longplaying, ci sono altri quattro dischi che In qualche modo hanno avuto à che fare con lo show del Teatro Ariston e del Casinò: c'è il Renaissance dei Viilage People al sesto posto, poi l'orchestra di Del Newman all'ottavo con Sanremo millionaires, e quindi al nono e al decimo Collezione, raccolta di canzoni del vincitore Riccardo Fogli, e Alibi del gruppo idi rock californiano America. La meta dunque degli Lp più venduti è passata attraverso il Festival: e a questo non si arrivava dagli anni Sessanta. Ma la manifestazione canora porta in primo piano soprattutto i dischetti a 45 girl, quelli che acquistano gli adolescenti per i primi amori o le mamme a usof amiglia: e qui davvero si conferma quanta ragione avessero le case discografiche a puntare su Sanremo per rivitalizzare 11 mercato. Dei primi dieci della classifica, infatti, due soltanto non c'entrano con Sanremo: è un vero trionfo. Guidano la hitparade Albano e Romina Power con Felicità, che capovolge il risultato dell'Ariston perché lascia al secondo posto le Storie di tutti i giorni, con cui Fogli aveva invece vinto il Festival. E' sesto Giuseppe Cionfoll, il fraticello biondo che aveva avuto un grande successo personale con Solo grazie (all'Ariston è stato il quarto), e una sorte più cattiva è toccata a Drupi la cui canzone Soli, difficile da fischiettare, appare appena al diciassettesimo posto delle vendite, mentre a Sanremo era stata terza classificata. Confermano invece il risultato del Festival l'esordiente Stefano Sani (ottavo con Lisa) e Pio s tic Bertrand (decimo con Ping pong): sono canzoncine facili, molto orecchiabili, fatte apposta per essere bal¬ late; e non va nemmeno male il bel Christian, che piazza al quattordicesimo posto la melodia distesa di Un'altra vita un altro amore. Ma, come per i longplaying, anche per i 45 giri il passaggio comunque sui palcoscenici di Sanremo porta 11 successo delle vendite. Claudia Mori (e un pizzico di voce di Celentano) è quarta con Non succederà più, i Village People sono settimi con Pive o'clock in the morning, e nona è la sigla del Festival Che fico, cantata da Pippo Franco; non manca nemmeno il presentatore Claudio Cecchetto, undicesimo con Ska Chou Chou (sigla mancata della manifestazione), poi c'è Johnny Halllday diciottesimo con Solo una preghiera, e gli America ventesimi con Survival. Se andassimo a recuperare le cronache di vent'anni fa, non troveremmo nessuna differenza con questi risultati (al massimo, scopriremmo con qualche Imbarazzo che quella che un tempo si chiamava «musica leggera» oggi ha l'esotica etichetta di «popmuslc»: ma è sempre la stessa cosa). Rischia allora di sembrare facile (come le divinazioni del «mago» Casella) immaginare che l'anno prossimo Sanremo sarà una rassegna-monstre, assalita dalle case discografiche per i successi di vendita che garantisce. Le storie del Festival sono tornate ad essere storie di tutti i giorni. Marinella Venegoni Al Bano, Romina e Claudia Mori: stardi ritorno della musica all'italiana