Saronni è monotono: undicesima vittoria
Saronni è monotono: undicesima vittoria A Gubbio, nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico, ancora allo sprint Saronni è monotono: undicesima vittoria Battuto Mantovani su un insidioso rettilineo in salita che ha causato problemi di rapporto - Ora è leader in classifica NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE GUBBIO — Saronni insiste e vince anche a Gubbio, dopo aver dato l'impressione di un cedimento preoccupante ai 300 metri. Parte da lontano, Beppe, ma sullo strappo, in salita, che porta all'arrivo, rallenta; lo supera Mantovani, sempre vincitore ai 200 metri. Invece cede anche il velocista compagno di Moser, Saronni si rifà incredibilmente sotto e lo supera agevolmente. I due corridori dicono, alla tv, di aver sbagliato rapporto anche per colpa degli organizzatori, che non hanno sufficientemente illustrato il finale. La piccola polemica si conclude, invece, a favore di Franco Mealli, che dimostra il contrario. In realtà i corridori, in genere, non leggono mai quanto si scrive sul programma e i loro direttori sportivi sovente non sì preoccupano di segnalarglielo. Saronni e Mantovani finiscono davanti al gruppo di alcuni metri. Il giudice assegna loro 2 secondi di vantaggio. Il plotone è preceduto da Perant, un sorprendente stayer, che corre in una squadra organizzata dalla Federazione e che nessuno immaginerebbe cosi svelto in un arrivo in sali ta. Il plotone è compatto. Saronni scalza cosi Knete mann dalla testa della classi fica, raggiunge le undici vittorie stagionali, le 126 in assolu to. Eppure non tutti sono d'accordo che Beppe si comporti come dovrebbe un grande candidato alla Sanremo. Infatti Saronni, almeno ieri, ha speso qualcosa in più per rimediare ad una fuga di 14 uomini capeggiati da Moser, Knetemann, Braun, Lemond e Gisiger, fuga avviata quando mancavano 40 chilometri alla conclusione e finita IO chilometri dopo con un vantaggio massimo di 12 secondi. Saronni in persona si è dannato per tirare il gruppo, riportandolo sui fuggitivi; e Saronni ha speso anche nel finale, producendo uno sforzo forse imprevisto. Possono queste fatiche compromettergli la •classicissima»? Lui ribatte: «Le vittorie non si lasciano quando si ha la possibilità di conquistariè^abbastanza facilmente. Può darsi che decida di non forzare nei prossimi giorni. Non lo so. L'anno scorso, tuttavia, mi criticarono' proprio per il mio atteggiamento rinunciatario; adesso mi criticano perché mi impegno troppo». Tappa veloce, ma senza sussulti, in una giornata di sole, ma abbastanza fredda. Hinault e De W'Af, peritolosi pretendenti al successo nella grande classica di sabato, continuano a correre in incognito. Ma chi viaggia al loro fianco assicura che sono in grande forma. Oggi la Tirreno-Adriatico arriva a Monte San Pietrangeli, con un percorso nervoso e impegnativo. c. v. Ordine d'arrivo: 1) Giuseppe Saronni km 198 in 5 ore 10'39" media km 38242; 2) Mantovani s.t.; 3) Peroni a 2"; 4) Martinelli; 5) Van Linden; 6) Pevenage; 7) Gavazzi; 8) Jacobs; 9) Lemond; 10) Rosola, tutti col tempo di Peroni. Segue il gruppo con lo stesso tempo. Classifica generale: 1) Saronni 11 ore 04'04"; 2) Knetemann (Ola) a 7"; 3) Moser a 13"; 4) Raas (Ola) a 25"; 5) De Rooy (Ola) a 27"; 6) Lemond (Usa) a 30"; 7) Algeri a 34"; 8) De Wolf (Bel), Vigneron (Fra) e Lubberding (Ola) a 35"; 11) Hlnault (Fra) a 36". Gubbio. La volata vittoriosa di Giuseppe Saronni
Luoghi citati: Algeri, Gubbio, Monte San Pietrangeli, Sanremo, Usa
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