La Biennale-arte prepara la vendetta contro l'avanguardia

La Biennale-arte prepara la vendetta contro l'avanguardia Il programma tra poche settimane La Biennale-arte prepara la vendetta contro l'avanguardia VENEZIA — Saranno tre invece di quattro le mostre speciali d'omaggio a grandi artlstt nella Biennale d'arte che si aprirà ai Giardini II 13 giugno: riguarderanno flran,cusi, Scìiiele e Malisse. Per il resto, sarà rispettato nella sostanza il programma che era stato studiato da Luigi Carluccio prima della sua scomparsa. I commissari internazionali si sono riuniti, in poche settimane dovrebbe essere varato il progetto definitivo, mentre in varie parti del mondo già si lavora per l padiglioni tradteionalmente affidati alla responsabilità delle nazioni espositrici. «I motori girano, mancano solo alcuni necessari aggiustamenti del programma», dice il professor Della Palma, segretario generale della Biennale, al quale è stata affi- e i i data la direzione del settore arti visive. Il coordinatore del lavoro organizzativo e di scelta artìstica t il critico Gian Alberto Dell'Acqua, già esperto di passate Biennali Le novità che piti interessano gli artisti italiani (ci sarò, non ci sarò, chi mi sceglierà) toccano i Magazzini del Sale, dove continuerà con una nuova puntata la mostra ^Aperto Ottanta», dedicata al giovani, il padiglione centrale dei Giardini con la mostra dedicata all'Italia. Le scelte per t Magazzini saranno fatte da Tommaso Trini, per il padiglione italiano da Luciano Cacramel. La grande mostra speciale di quest'anno è dedicata al tema mArte come arte, persistenza delle opere», una specie di vendetta contro l'avanguardia o di risarcimento per gli artisti che negli anni fulgenti della sperimentazione sono stati relegati in un ruolo marginale, di outsider (mentre erano magari bravissimi, si vedrà). Per completare il panorama della grande manifestazione restano i padiglioni nazionali che ogni Stato, come s'è detto, gestisce da sé. Quest'anno sarà presente per la prima volta la Giordania, ritornerà l'India, e l'Urss sarà presente in forze dopo gli atteggiamenti polemici degli anni scorsi: Anzi, sarà l'Urss a prestare due rari Matisse tolti all'Hermitage di Leningrado. C'è un tema generale? No, a differenza degli altri anni, ognuno è libero: Spiega Luigi Scarpa che cura l'organizzazione: «Il tema era utile, anche stimolante; ma, forse, costringendo le scelte, teneva per forza fuori autori e tendenze emergenti. Cosi questa volta ognuno andrà a caccia per conto suo nel padiglioni stranieri e anche nel resto della Biennale». C'è, almeno in partenza, larghezza di vedute e duttilità di scelte anche nel settori qualificati da un'etichetta. Il pubblico vedrà, l'esposizione resterà aperta fino al 12 settembre se non ci saranno opportune proroghe. Ma sarà difficile; per il solo personale di custodia, si sono spesi, l'edizione ycórsà^lfttócetito milioni su circa due miliardi e mezzo del bilancio italiano. Dicono alla Biennale: solo aprire i giardini, a prescindere da quello che c'è dentro, è un'impresa. (Per questo torna ogni tanto la tentazione di tenerli chiusi, dividendo le mostre In altre sedi del centro storico). sr , urtsapIMMs

Persone citate: Della Palma, Gian Alberto Dell'acqua, Luciano Cacramel, Luigi Carluccio, Luigi Scarpa, Malisse, Matisse

Luoghi citati: Giordania, India, Italia, Leningrado, Urss, Venezia