Così la Forza di pace si schiererà nel Sinai di Giorgio Romano

Così la Forza di pace si schiererà nel Sinai Per garantire il passaggio da Tei Aviv al Cairo Così la Forza di pace si schiererà nel Sinai I contingenti multinazionali stanno affluendo nella zona prevista dagli accordi di Camp David - Il comandante^ un norvegese NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — La MFO (Forza muitlnazionale e Osservatori) nel Sinai arriverà tra il 16 e il 20 marzo nell'arca e prenderà stanza nelle tre zone per svolgere 1 compiti affidati ai vari contingenti del dieci Paesi ed essere In grado di funzionare appieno dal 25 aprile. Tremila uomini della MFO'saranno spiegati nella zona C in un settore largo tra 20 e 50 chilometri, che circonda 11 Sinai orientale e confina con la frontiera internazionale e il Golfo di Aqaba. Il grosso di questa forza dovrebbe aver stanza nella base aerea di Eitam a Sud di Ellat. Un battaglione dell'82" Divisione aviotrasportata americana sarà stanziato a Sharm El-Sheikh nel Sud e controllerà l'area costiera a settentrione fino a Ellat. Il battaglione colombiano sarà allineato a Nord di questa posizione e 11 settore all'estremo Nord sul Mediterraneo, che comprende Yamit, verrà assegnato a un battaglione delle Figi. Una forza congiunta australiana e neozelandese, dotata di elicotteri, avrà come base Eltam e collaborerà alla supervisione e ai trasporti. I francesi, che Inizialmente avrebbero dovuto inviare soltanto un'unità medica, forniranno anche alcuni aerei da trasporto. L'Italia manderà una forza navale composta di tre o quattro vedette di perlustrazione che avranno come base Sharm El-Sheikh e che dovranno controllare 11 libero passaggio marittimo nello Stretto di Tiran. Oli Inglesi Invleranno personale per il quartler generale della MFO e forse anche polizia militare, mentre un'unità dell'Olanda avrà la responsabilità delle comunicazioni, con la collaborazione di un'unità del trasporti Uruguayana composta di 70 uomini. Nella zona C non è ammesso personale militare egiziano ma solo poliziotti civili. A Ovest, confinante con questa, è la zona B, nella quale è consentita una limitata forza fino a quattro battaglioni di polizia confinarla: in tutto 4000 uomini. Sono vietati in questo settore carri armati, artiglieria, aerei militari e missili terra-aria. Le sole forze egiziane importanti nel Sinai, a Est del Canale di Suez, possono essere situate nella zona A, dove potrà essere dislocata una divisione fino a 22.000 uomini per la difesa del Canale. Qui gli egiziani possono tenere anche 230 carri armati, artiglierie e cannoni antiaerei, ma i missili terra-aria sono proibiti. E' autorizzalo 11 volo di aerei da combattimento, ma sono proibite le loro basi. Dalla parte israeliana della frontiera internazionale, una fascia larga tre chilometri detta zona D è indicata come area di forze limitate In cui potranno esser disposti 4000 uomini ma non tank, mediante un accordo che non ha importanza militare ma piuttosto carattere di recipocltt e di simmetria. Il comandante militare della MFO (11 cui emblema è ima colomba e un ramo d'olivo sullo sfondo color arancio e le parole «Multlnàtlonal Force Observers) è 11 généràlénorvegese Fredrlk Bull-Hansen, giunto in questi giorni in Israele per contatti con gli esponen- ti della Commissione militare mista egizio-israellana. Egli e i suoi collaboratori avranno sede nell'ex base dell'aviazione israeliana a Eltam nel Sinai. Invece il direttore generale della MFO, l'americano Leamon Hunt, reggerà la centrale politica e amministrativa che avrà il suo quartler generale in un'importante città europea non ancora designata. Questi sarà coadiuvato da un gruppo di funzionari e diplomatici di diversi Paesi, appositamente reclutati per la forza multinazionale. Un problema non ancora risolto che preoccupa i giuristi (anche in base a incidenti occorsi con 1 caschi blu dell'Unti 11) è quello dell'immunità legale per gli uomini della MFO sotto due aspetti diversi: quello del diritto di Israele di interrogare, arrestare e processare il personale della MFO scoperto a contrabbandare armi o droga in territorio israeliano, e quello del diritto di arrestare e sottoporre a processo persone della stessa forza sospettate di aver commesso altri delitti mentre trascorrevano la licenza in Israele. Problemi che possono avere notevole rilievo e che si aggiungono ai molti che preoccupano in quest'ora, densa di incognite su tutti i fronti. Giorgio Romano

Persone citate: Aviv, Eitam, Hansen, Leamon Hunt