E intanto si spacca il sindacato polizia

E intanto si spacca il sindacato polizia E intanto si spacca il sindacato polizia Parla il capitano che ha denunciato le torture ROMA — «SI, per la polizia è un moménto difficile. Purtroppo stiamo vivendo ore di grandi tensioni, di lacerazioni». Al telefono, la voce del capitano Riccardo Ambrosini è tranquilla: «Io ho fatto il mio dovere, quel che avevo da dire l'ho detto nella sede competente», risponde dalla caserma di Mestre. Un capitano scomodo, che per alcuni si sarebbe comportato da irresponsabile, per altri da democratico che denuncia illegalità. Ambrosini ha ammesso di aver fornito notizie al giornalista de l'Espresso Pier Vitto- rio Buffa e non si tira indietro. — Capitano, lei aderisce al sindacato unitario Siulp, ma proprio la segreteria nazionale della sua organizzazione fa sapere di «aver aperto un'inchiesta per valutare la sua posizione e quella di altri due funzionari che hanno deposto scagionando Buffa: «Le ini zlatlve loro non sono state concordate con gli organismi nazionali del sindacato», si legge nel comunicato... «Beco, proprio questo può dar la misura delle tensioni e delle lacerazioni che stiamo vivendo — Sempre la segreteria na zlonale del Siulp nega che «siano state impartite direttive dall'alto per ricorrere all'uso della violenza», come in ve ce avete sostenuto al processo di Venezia... «Ci sarà tempo e luogo per chiarire. Però vorrei sottoli neare questo: del comitato na zionale Siulp faccio parte an ch'io, e prima di emettere comunicati avrebbero fatto bene ad avvertirmi. Sarebbe stato più corretto, avrei potuto esprimere le mie opinioni: — Va bene, ma queste «di rettive dall'alto»! «Quelle tre parole erano nel comunicato che abbiamo diffuso subito dopo la sentenza che ha assolto il giornalista dev'Espresso. E' un comuni cato della segreteria provinciale del Siulp di Venezia e, se permette, prima di scrivere certe cose stiamo attenti — Intanto, funzionari e ufficiali di polizia di Venezia, questore in testa, hanno chic sto il suo trasferimento. Han no inviato una lettera al ministro dell'Interno, sostengono di aver agito sempre «nell'assoluto rispetto della legge...». •Pensò che queste reazioni manchino della quantità sufficiente di informazioni e di riflessione. Spero che tutto sia da attribuire all'emotività del momento, e per questo motivo non voglio entrare in polemica». — Ma ormai, dopo il clamore, già si prevede un nuovo «caso Margherito», il suo collega di Padova arrestato nel 1976. Ci sarà il caso Ambrosini? -Purtroppo, per come vanno le cose in Italia, non è difficile che finisca così g. c.

Persone citate: Ambrosini, Margherito, Pier Vitto, Riccardo Ambrosini

Luoghi citati: Italia, Padova, Roma, Venezia