Vicenda Eni, nessuno ha vinto

Vicenda Eni, nessuno ha vinto Lotta a colpi di dossier, i rapporti Tradinvest-Ambrosiano Vicenda Eni, nessuno ha vinto Un ministro ha detto; «La de non è riuscita a difendere Grami., il psi a imporre Di Donna» ROMA — 'Finora — commentava l'altra sera un ministrò —nella partita che si gioca intorno all'Eni hanno vinto i partiti minori: la de non è riuscita a difendere Grandi, il psi non è riuscito ad imporre Di Donna». La frase racchiude il senso della battaglia politica che si 6 accesa Intorno, al controllo dell'ente energetico nazionale senza esclusione di colpi: dossier, bobine, documenti riservati, pettegolezzi. E 11 tirò si è andato alzando a mano a mano che si sviluppava 11 disegno di De Michelis di «azzerare» la Giunta dell'Eni per rinnovare i vertici. Nel frattempo è uscito fuori di tutto, loggia P2 compresa. La battaglia vede varie forze in campo: 1 socialisti che insistono per Di Donna; Piccoli che sostanzialmente appoggia l'operazione, sia pure fatta con metodi e tempi diversi, mentre all'interno della de crescono malumore e netta contrarietà, non solo sul candidato ma anche sulla riforma delle Partecipazioni Statali per cui si batte De Michelis; 1 comunisti che hanno aperto un violento fuoco di sbarramento sia su Di Donna che sulla logica della lottizzazione. Da sempre l'Eni, controllato fin dalla nascita dal partito di maggioranza relativa, è terreno di scontro tra correnti e opposte fazioni, di operazioni non sempre limpide che caratterizzarono la gestione C'ef is e che non sono mancate in quelle successive. Le ultime in ordine di tempo sono le tangenti per il contratto con la saudita Petromin, e ora un contratto tra la Tradlnvest, una finanziaria estera del gruppo Eni, e 11 Banco Ambrosiano Andino. Ieri sera è arrivata la notizia che 11 Banco ha chiesto alla magistratura romana una perizia tecnico-finanziaria per fugare ogni sospetto sull'operazione. Probabilmente si farebbe completamente luce sulla vicenda se il ministro De Michelis rispondesse all'Interrogazione di giorni fa del senatore Colajanni (pei) sul perché dell'operazione. I sospetti, riemersi In seguitato a un articolo apparso glorili fa su an settimanale, sono che l'operazione sia immotivata da parte dell'Eni. E in un appunto trovato dal magistrati nella villa di Gelli si va oltre: sarebbe stata compiuta per favorire 11 psi attraverso 11 versamento di tangenti su un conto svizzero. I socialisti hanno sempre smentito bollando l'Insinuazione come una manovra contro di loro e contro la candidatura Di Donna. E' stata questa, comunque, la principale miccia che ha fatto scatenare la bagarre tra mille Incertezze dà parte del governo ^ divisioni tra i partiti della maggioranza sii cui pesa anche l'imminente congresso democristiana Grandi è stato mésso in disparte attraverso Il commissario, la Giunta dell'Eni si è dissolta. Ma un chiarimento di fondo a questo punto sarebbe quanto mai necessario: molti avvenimenti di questi giorni sono un castello idi carta, che serve in un clima da elezioni anticipate? Il legame tra Eni e Ambrosiano è effettivamente oscuro? E allora andrebbero colpiti tutti 1 responsabili. Il dubbio non è di poco conto. ' e. pa. Alberto Grandi Leonardo Di Donna

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