Forse medicinali più cari del 6%

Forse medicinali più cari del 6% L'aumento dei prezzi dovrebbe essere deciso dal Cip entro il mese Forse medicinali più cari del 6% Nel 1981, ha detto il direttore della Farmindustria, i consumi sono diminuiti del 2 per cento ROMA — Entro 11 mese di I marzo il Cip dovrebbe decide- re un aumento del 6 per cento , del prezzo dei farmaci: si tratterebbe di un -conguaglio- sull'aumento del nove i per cento deciso nel dicembre ' scorso. Lo ha rivelato il direttore i della Farmindustria, Domenico Muscolo, in un incontro con la stampa tenutosi al i Centro di documentazione: economica per giornalisti, ri- i cordando che una assicurazione in tal senso era stata data dal governo alla fine del- : lo scorso anno. Venne deciso Infatti un aumento del nove per cento anziché del 15 per cento come richiesto dall'industria farmaceutica, in quanto alcuni elementi di costo necessitavano di ulteriori accertamenti. Nel corso dell'incontro, Muscolo ha presentato 1 primi risultati provvisori dell'andamento del settore nel 1981: è risultato tra l'altro che gli italiani non sono «grandi mangiatori» di farmaci: 1 consumi infatti sono diminuiti In quantità del due per cento e in valore sono aumentati del 19 per cento, un ritmo di incremento Inferiore a quello di altri Paesi europei e inferiore anche alla crescita dei consu mi complessivi del Paese. Il fatturato è stato di 2777 miliardi di lire contro 2300 miliardi del 1980. Dai dati della stria risulta che Farmindunel 1981 le aziende sono diminuite del 6.4 per cento scendendo a 365 , unità e che il numero delle specialità è sceso a 6222. con i ' i i : i : un calo del 4,3 per cento; in diminuzione anche il numero delle confezioni (12.920) che hanno accusato una flessione del 2.2 per cento. La diminuzione del numero delle specialità — ha osservato Muscolo — rappresenta un fatto positivo in quanto è un elemento di razionalizzazione del mercato e non incide sulla tutela di salute. Nel 1981 l'Industria farmaceutica ha destinato alla ricerca 243 miliardi di lire con un aumento del 22.2 per cento e l'interscambio commerciale con l'estero è stato negativo per 29 miliardi di lire. Considerando le sole specialità finite, la bilancia commerciale è invece positiva per cento miliardi di lire. L'Industria farmaceutica italiana — ha rilevato MuscoIo — può avere possibilità di sviluppo ma molto dipenderà dalle scelte che verranno fatte a livello politico e governativo. Nei prossimi dieci anni il mercato mondiale del prodotti farmaceutici raddoppierà le ;proprie dimensioni passando a 150 miliardi di dollari: chi raccoglierà consistenti risorse da destinare alla ricerca (come sta facendo ad esempio 11 Giappone) avrà concrete possibilità di inserirsi in questo grande mercato.

Persone citate: Domenico Muscolo, Muscolo

Luoghi citati: Giappone, Roma