Due Adagi di Mozart per la loggia massonica

Due Adagi di Mozart per la loggia massonica Due Adagi di Mozart per la loggia massonica TORINO — Tredici musicisti raggruppati nel complesso Ensemble '81 hanno suonato l'altra sera ai Lunedi musicali del Piccolo Regio in un programma incentrato su pagine cameristiche di Mozart e di Beethoven. Del primo si è riascoltato il Trio K. 498 per clarinetto, viola e pianoforte detto «dei birilli» perché pare sia stato concepito e scritto durante una partita in compagnia di amici. Ma l'interesse del programma si appuntava soprattutto sui due Adagi K. 410 e K. 411 rispettivamente per due corni di bassetto e fagotto il primo, e due clarinetti e tre corni di bassetto il secondò, pagine scritte da Mozart per le cerimonie della loggia massonica • cui si era iscritto negli ultimi anni della sua vita. Il K. 411 è un pezzo di squisita fattura, intenso, austero ma, direi, •normale» nell'altissimo livello medio dello stile mozartiano. Il K. 410, denominato Adagio in canone, è invece una pagina enigmatica di sole ventisette battute dove i due corni di bassetto intrecciano le loro ragnatele sonore sulla costante ossessione ritmica dì un basso •continuo» suonato dal fagotto a note staccate: ne esce un senso di ritualità augusta e insieme intima. Assai ben eseguite dai componenti dell'Ensemble che hanno dato in queste musiche la prova migliore, le due pagine di Mozart hanno lasciato spazio, infine, alla Serenata In re maggiore op. 25 di Beethoven che con le Variazioni su un tema del Don Giovanni per due oboi e corno inglese aveva già aperto il programma, p. gal.

Persone citate: Beethoven, Mozart

Luoghi citati: La Loggia, Torino