Nuovo arresto di coniugi in libertà perché pentiti

Nuovo arresto di coniugi in libertà perché pentiti Bloccata a Bolzano una giovane coppia piemontese Nuovo arresto di coniugi in libertà perché pentiti Al processo di Torino contro le Br avevano ottenuto i benefìci previsti dalla legge - L'ordine di cattura firmato dal giudice Amato BOLZANO — Una coppia di coniugi piemontesi è stata tratta in arresto la scorsa notte nel capoluogo altoatesino In seguito ad un mandato 41 cattura spiccato dal dottor Francesco Amato, 11 giudice romano che indaga sul terrorismo rosso. Edoardo Llburno, un odontotecnico trentatreenne di Biella e sua moglie Loredana Cassetti, 35 anni, nativa di Lavis, presso Trento, sono stati rintracciati presso parenti in un alloggio' del centro storico di Bolzano. Quando 1 carabinieri del nucleo investigativo hanno loro mostrato il mandato di cattura con la grave imputazione di insurrezione armata contro i poteri dello Stato sono caduti dalle nuvole. Non hanno comunque opposto resistenza ed hanno seguito i militi alla caserma del comando di gruppo da dove dopo l'espletamento delle formalità burocratiche sono stati tradotti a Roma a disposizione del giudice Amato. Il riserbo mantenuto dagli organi inquirenti non ha permesso di sapere quali colpe specifiche vengono addossate ai coniugi piemontesi. Non si esclude infatti, anche se l'atto di accusa parla di insurrezione armata, che essi siano stati fermati a solo titolo di testimonianza nel quadro dell'in¬ chiesta, favorita dalia collaborazione dei terroristi pentiti. Non è la prima volta che Edoardo e Loredana Liburno tornano alla ribalta della ero-1 naca. Due anni or sono erano stati arrestati a Torino per 1 | che reati di appartenenza a banda armata, trasporto e detenzione di armi e attentati A conclusione del processo contro i brigatisti i due coniugi vennero condannati dal tribunale del capoluogo piemontese a quattro anni di reclusione. Essi avevano però potuto godere dei benefici previsti dalla speciale legge del terroristi pentiti e pertanto la pena venne loro dimezzata. Una volta tornati in libertà nel loro confronti venne anche revocato il provvedimento di sorveglianza speciale. Sembra che l'odontotecnico e sua moglie conducessero da allora una vita piuttosto ritirata. Il viaggio in Alto Adige era stato effettuato per una visita a lontani parenti che vivono da molti anni a Bolzano. In una delle prime udienze del processo di Torino, quando la distribuzione nelle gabbie dei 72 presunti terroristi non era stata ancora del tutto definita, il Liburno aveva subito una aggressione con tentativo di strangolamento da parte di un altro brigatista, Pietro De Rosa, che subito dopo aveva dichiarato di volerlo uccidere per punirlo in quanto «infame». L'uomo venne sottratto dalle mani del De Rosa dai carabinieri si introdussero pronta- 1 mente nella gabbia.

Persone citate: De Rosa, Edoardo Llburno, Loredana Cassetti, Loredana Liburno, Pietro De Rosa