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Resta poco tempo per il decreto-casa li provvedimento è tornato in commissione Resta poco tempo per il decreto-casa ROMA — Spadolini ha poco più di 48 ore per disinnescare la bomba-sfratti. Già ieri sera, al termine di una convulsa giornata, ha avviato una serrata consultazione, a vari livelli ed estesa anche ai comunisti, nel tentativo di trovare un'intesa sulle modifiche al decreto Nicolazzi e consentire così la sua conversione in legge, n presidente del Consiglio vorrebbe evitare 11 ricorso al voto di fiducia che si riserverebbe di giocare come ultima disperata carta solo nel caso la sofferta mediazione dovesse fallire. Intanto il provvedimento è tornato in commissione, per meglio studiare le modifiche. E' una vera corsa contro il tempo. Il provvedimento, non ancora discusso dal Senato, deve essere definitivamente votato entro il 25 marzo. Ma, in realtà, 1 giorni utili a disposizione sono molto meno, dal momento che dal 16 al 18 marzo è In programma la seduta congiunta sugli strascichi del processo di Catanzaro. Spadolini quindi, per non andare fuori tempo massimo, dovrà trovare una soluzione entro sabato. La parte contestata del «Nicolazzi bis» non è tanto quella sulla proroga degli sfratti, che trova sostanzialmente d'accordo tutti 1 partiti, quanto quella sulla normativa edilizia riguardante gli investimenti e 1 permessi per costruire le case. Su questi due punti si è abbattuta una valanga di emendamenti, presentati non solo dall'opposizione ma dalle stesse forze della maggioranza. Insomma, una girandola di modifiche che ben presto ha fatto allungare i tempi della discussione e l'altra sera ha portato all'incidente che per poco (sei soli voti) non ha provocato una clamorosa bocciatura del decreto. Quale Intesa potrà essere raggiunta è difficile dire, tanti e tali sono gli emendamenti in discussione (11 solo elencarli provocherebbe confusione e nient'altro). Tuttavia, 11 decreto potrebbe prevedere maggiori finanziamenti per aumentare U numero delle case costruite in un anno e norme più severe sull'istituto del «silenzio-assenso». Resta ancora incerta la sorte del «pacchetto» delle agevolazioni fiscali che potrebbe essere stralciato e presentato come disegno di legge. Emilio Pucci