Gorkij, critico miope e spietato

Gorkij, critico miope e spietato TUTTA LA LETTERATURA RUSSA IN UNA GRANDE IMPRESA EDITORIALE Gorkij, critico miope e spietato Nei novantadue volumi pubblicati in cinquant'anni non mancano inediti e rivelazioni • Tolstoj da solo occupa undici libri In Unione Sovietica è stato festeggiato recentemente il cinquantenario di un'impresa editoriale tutta particolare. Nel 1931, proprio quando, per ordine di Stalin, si varavano le collettivizzazioni, si requisiva il grano e scoppiava una carestia che causò alcuni milioni di vittime nelle campagne, venne fondato il Literaturnoe nasledstvo (Eredità letteraria), una serie di raccolte di materiale documentarlo sulla storia della letteratura russa e del pensiero sociale. All'inizio fu una rivista della Rapp (Associazione russa degli scrittori proletari) e dell'Istituto di letteratura e lingua dell'Accademia comunista. -di ampliare e in molti casi di introdurre modifiche radicali nella visione del passato della letteratura russa e del pensiero sociale, di pubblicare testi inediti, una volta proibiti dalla censura, di reperire testi sconosciuti... insomma di porre gli archivi mondiali al servizio della cultura sovietica». In cinquant'anni si realizzò cosi la pubblicazione di 92 volumi (complessivamente oltre 50 mila pagine con 15 mila, illustrazioni) includendovi molti autori russi e alcuni stranieri. A Goethe, per esemplo, nel 1933, venne dedicato un volume di 1063 pagine, Goethe e la Russia, che i tedeschi, tuttavia, poterono ammirare solo dopo la guerra. Oltre ai primi otto, diversi volumi sono consacrati a problemi del marxismo e contengono scritti di Engels, Marx, Plechanov. Il numero 67 s'intitola / democratici rivoluzionari, 11 numero 80 contiene l'epistolario di Lenin e Lunacarskij, vi sono i Letterati decabristi. Bellnskij dispone di tre libri, come anche Cernysevskij, Dobroljubov e Nlkolaj Nekrasov. La parte del leone spetta a Herzen e Ogarjov. sui quali Literaturnoe nasledstvo, grazie al materiale ricevuto dalla Fondazione Feltrinelli, dal Britlsh Museum, e alle donazioni del governo cèco e dell'Accademia delle scienze della Bulga¬ ria, ha pubblicato sei volumi e prepara 11 settimo. Campione assoluto per lo spazio occupato nella colonna è finora Tolstoj con undici libri, tra cui un Tolstoj e il mondo estero, che include testimonianze provenienti da 60 Paesi e documenti riguardanti il periodo 1856-1960, oltre a un monumentale diario in cinque volumi, composto dagli appunti quasi stenografici del medico Dusan Makovlcky, che visse accanto a Tolstoj dal 1904 fino alla morte dello scrittore (1910). Per quanto affascinanti, gli Inediti possono piuttosto integrare e illustrare che costituire da soli un panorama esauriente. Lo si vede se solo si sfoglia uno del volumi più noti, M. Gorkij e gli scrittori sovietici - Epistolario inedito (n. 70, pag. 734, 1963). Sono qui riunite 262 lettere di Gorkij e 291 lettere di cinquanta corrispondenti — ne sono conosciuti all'estero dodici appena — scambiate tra 11 1912 e la morte dello scrittore (1936). Oltre a Stalin e Zdanov, Gorkij fu per anni il personaggio che più influì sul destino della letteratura sovietica, ma non per questo diventò un talent scout, e, tanto meno, un critico comprensivo. Nella sua corrispondenza i nomi di primo piano, quali Mandel'stam, Anna Achmatova, Bulgakov, Erdman, Gumilev sono assenti o citati di sfuggita. In una lettera a Romani Rollami (1928). Gorkij difende 11 regime sovietico e critica Blok, Esenln e gli scrittorfeml grati. L'anno prima aveva accusato di egocentrismo Marina Cvetaeva: 'Il suo talento è chiassoso, perfino isterico, insomma è la preda, come Belyj, della parola. Sa poco il russo, lo tratta in modo inumano...». I peccati di Pasternak sono una saturazione eccessiva delle immagini, la scarsa chiarezza, una capricciosa complessità, mentre Platonov ha un atteggiamento mentale' anarchico, crea dei personaggi mezzo scemi e un suo racconto è ..quasi un sinistro delirio». LiaWainstein

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