Piccoli: è giusto che l'Eni sia guidato da un socialista di Mario Pirani

Piccoli: è giusto che l'Eni sia guidato da un socialista «Via libera» della de alla sostituzione di Grandi eon Di Donna Piccoli: è giusto che l'Eni sia guidato da un socialista «La nomina può avvenire per decreto mentre per la riforma degli enti ci vuole un approfondito dibattito parlamentare» - «Non capisco la fretta di De Michelis: le partecipazioni non devono divenire uno strumento di gestione del ministro» schio è cosi sempre meno suddiviso e appare destinato a gravare esclusivamente sulle spalle della società di Stato la quale in questa ottica, solo nei primi sei mesi dell'anno scorso ha accusato, acquistando il greggio ad un prezzo più alto di quello che poi si sarebbe spuntato nei periodi più recenti, una perdita di 50.000 lire a tonnellata che sta alla base dell'attuale deficit di 1400 miliardi. A rendere ancor più grave la situazione sta il fatto che l'Italia è l'unico Paese industriale ancorato quasi totalmente al petrolio. Abbiamo avuto in tre anni sei ministri dell'Industria, quattro presidenti dell'Eni, imprecisate bozze di piani ener-1] gelici: questo non toglie che anche nel futuro decennio la diversificazione nucleare resterà infima e non paragonabile a quella degli altri Stati (già nel 198S la produzione elettrica di origine nucleare sarà del 54 per cento in Francia, del 16 in Usa e in Germania, del 33 in Spagna, e solo del 2,8 in Italia). E' un fattore negativo che rende ancor più vitale la gestione della politica petrolifera. Non si potrebbe parlare della presidenza dell'Eni cominciando da queste cose? Mario Pirani

Persone citate: De Michelis, Di Donna Piccoli

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Spagna, Usa