Il samurai degli antibiotici di Ezio Minetto

Il samurai degli antibiotici Hamao Umezawa, famoso scienziato giapponese Il samurai degli antibiotici MILANO — Da decenni, sin da quando la parola antibiotico ha cominciato a prender posto nel vocabolario della piU garante tutela medica dell'uomo, il nome di Hamao Umezawa, dell'Università di Tokyo, si é imposto in tutto 11 { mondo come quello del «padre» di una straordinaria serie, non ancora interrotta, di farmaci antibatterici e antitumorali. Qualcuno ha fatto il conto che, dai 30 anni e più di lavoro del serissimo e sorridente scienziato giapponese — che pochi giorni fa, a Milano, all'Incontro U.C.B. sui -Nuovi macrolìdi», ha avuto il titolo di socio onorario della Società italiana di Farmacologia clinica e della Società italiana di Chemioterapia — sono nati più di 100 tra antibiotici e contributi originali alla scoperta di antibiotici e più di 50 «enzimi di inibizione» sono stati strappati al segreto della biologia delle cellule del batteri. Nel campò degli -enzimi di superficie cellulare» (implicati nelle reazioni vitali e In quelle immunitarie) Umezawa ha Identificato (spesso riducen- { o o e e i o à i i a i i i e a - doli al rango di ^reagenti biologici» di laboratorio) una serie incredibile di -inibitori». Nel campo degli antibiotici — solo ad enumerae le tappe principali — ha cominciato, nel '57, con la scoperta della kanamicina (capostipite degli aminoglucosldi, gli antibiotici del germi «difficili») e poi della demetilistamicina B; nel '65 ha proposto (per l'uso in agricoltura) la Kasugamicina; ha scoperto nel '65 l'antibiotico • antitumorale bleomicina (e più recentemente ha realizzato la sintesi della bleomicina A2) e nel '75 la aclacinomicina. Ora — a dar nuova possibilità nella lotta contro 1 germi gram-positivi (specie gli stafilococchi resistenti) e contro le sempre più diffuse malattie da mycoplasma e contro gli anaerobi — è la volta della josamicina, l'ultimo nato nella famiglia del .macrolidi» e •cugino migliorato» dell'eri tromicina. Umezawa ha raccontato del suo Giappone (dove 2000 e più sono le attivissime industrie farmaceutiche, dove gli antibiotici «naturali» si cercano, persin con sonde dell'elicottero, nelle acque dei mare e dove lo stato è padrino assoluto della ricerca antitumorale) e ha parlato del lavoro dei suoi collaboratori (e suo) con senso di «dovere», quasi religioso, da antico samurai. Con un inchino — uomo certamente tra 1 più scientificamente pre miati al mondo — ha onorato la sua nomina a socio onora rio della Società italiana di Farmacologia cllnica e della Società italiana di Chemiote rapia (ed ha apprezzato l'Iniziativa delle due Società e della Ù.C.B. di bandire 4 borse di studio sulla ricerca e sull'impiego clinico della Josami bina). Il suo antibiotico è un ulteriore buon passo avanti (è tra i meglio tollerati, raggiunge concentrazioni elettive nei tessuti e risulta attivo contro quel 30 per cento di germi attualmente macrolldo-resistenti): ma la strada non è chiusa e già al di là si intravede la possibilità di -macrolidi» ancor più attivi (sui germi gram-negativi). Ezio Minetto

Persone citate: Hamao, Hamao Umezawa

Luoghi citati: Giappone, Milano