Il psi: si rinnovi iI vertice Eni
Il psi: si rinnovi iI vertice Eni La sostituzione di Grandi è uno scoglio per il presidente del Consiglio Il psi: si rinnovi iI vertice Eni Spadolini esamina con gli esperti ministeriali il riassetto delle partecipazioni statali ROMA — La vicenda Eni arroventa il clima politico, avvelenando 1 rapporti non solo tra psl e pel, ma all'interno della stessa coalizione governativa, già scossa dall'incerto cammino della legge finanziaria e dalla lite AndreattaDi Giesi. I socialisti non intendono essere travolti dalla storia dei prestiti della Tradlnvest (gruppo Eni) al Banco Ambrosiano Andino e con toni altrettanto fermi sollecitano il ricambio al vertice dell'Eni. Il loro candidato alla sostituzione di Grandi (che però non è affatto intenzionato a lasciare) resta Leonardo Di Donna. Si preannuncia una settimana «calda». Ieri Craxi, attraverso una nota ufficiale de! psl, ha invitato il governo a 'resistere ai gruppi di pressione e alle intimidazioni delle lobbies politico-affaristiche interne e internazionali» e a dar corso tempestivamente 'Olle decisioni che-si impongono» per il rinnovo dei vertici dell'Eni e, In generale, delle Partecipazioni statali. Più che un invito, quello della segreteria socialista appare come un avvertimento a Spadolini: o si rispetta la strategia indicata dal ministro De Michells, accettata a suo tempo dal presidente del Consiglio, oppure le tensioni politiche sono destinate ad aumentare. Spadolini ha subito fiutato 11 pericolo e ieri stesso ha convocato a Palazzo Chigi due riunioni tra gli esperti ministeriali per un esame del riassetto delle Partecipazioni statali. La complessa questione — si afferma a Palazzo Chigi — «è costantemente seguita nei suoi obiettivi termini istituzionali, più volte richiamati dal governo, contro tutte le deformazioni e i fraintendimenti, con particolare riguardo all'Eni, senza che il necessario esame sia minimamente influenzato dalle fuorvianti e strumentali polemiche in corso». Il monito di Craxi comunque non va solo in direzione del governo ma si ricollega anche alla posizione assai critica verso i socialisti assunta dal pei ed alle dichiarazioni del segretario democristiano Piccoli, il quale si è mostrato perplesso sulla riforma degli enti pubblici messa a punto da De Michells. La posizione di Piccoli sembra essersi fatta più guardinga per scongiurare eventuali manovre interne In vista del congresso de. Piccoli, comunque, ha confermato di aver dato la sua approvazione a che l'Eni torni nell'area socialista; a condizione, però, che il cambio della guardia avvenga a riforma approvata con disegno di legge e non con decreto, come proposto dal ministro delle Partecipazioni statali. Il candidato ufficiale del psi alla guida dell'Eni è sempre Di Donna. Ieri lo ha ricordato senza mezzi termini il ministro delle Finanze Formica: 'Ho considerato e considero Di Donna uno dei più validi manager dell'industria pubblica. E non sono solo. Sino a poco tempo fa su questo giudizio vi era un Corso favorevole. Il pei, durante l'unità nazionale, collocò Di Donna ai primi posti della lista dei hianagers da porre ai vertici dell'eEugenlo Palmieri (Continua a pagina 2 In quarta colonna)
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