«Scricciolo promise ai bulgari le risposte di Dozier alle Br»

«Scricciolo promise ai bulgari le risposte di Dozier alle Br» Accuse sempre più gravi al sindacalista e alla moglie «Scricciolo promise ai bulgari le risposte di Dozier alle Br» L'ex responsabile dell'ufficio esteri della UH avrebbe contattato il cugino brigatista per avere il testo dell'interrogatorio del generale - L'ambasciata di Sofia smentisce collegamenti - Sono stati rilasciati i quattro sindacalisti del ministero dei Trasporti - 11 loro accusatore «si era confuso» nel, farne i nomi ROMA — Un nuovo procedimento penale, una nuova accusa per Luigi Scricciolo che si ritrova imputato con la moglie Paola Elia, il cugino terrorista Loris, i brigatisti Antonio Savasta ed Emilia Libera. Per tutti lo stesso mandato di cattura: «spiotiaggio politico e militare». Una storia ancora complessa, incriminazioni gravissime, la possibilità di reazioni da parte di un paese straniero, la Uil all'armata per le sorti dell'ex responsabile dell'ufficio esteri, la difesa che minimizza e si mostra sicura, le voci che corrono, le indiscrezioni che s'inseguono. Nuova accusa e nuovo scenarlo. Questa volta, sullo sfondo, c'è la sequenza del sequestro Dozier. Per la magistratura romana la sceneggiatura dovrebbe esser questa: durante le cinquantaquattro giornate del rapimento Dozier, Luigi Scicclolo si sarebbe mosso per conto di un misterioso esponente bulgaro. A Sofia, i primi comunicati delle Br che avevano rapito il generale della Nato, sarebbero stati definiti Interessanti. Come saperne di più? Secondo l'accusa Luigi Scricciolo sarebbe ' stato uno dei tramiti, uno che poteva sapere, uno che aveva il cugino Br... Dunque cosi sarebbe andata: Luigi Scricciolo chiede al uglno Loris una copia del verbale di interrogatorio del generale Dozier. Dettagli sulla Nato, particolari sulle modalità del servizi segreti Usa che operano.aH'Est, informazioni sul potenziamento delle basi militari in Europa. Loris brigatista ascolta Luigi sindacalista e riferisce ad Antonio Savasta ed Emilia Libera, carcerieri del generale. Paola Ella, moglie di Luigi Scricciolo, tutto dovrebbe aver saputo. Quindi: la Bulgaria che si muove per sapere, in cambio promette protezione. Una storia vera? Credibile? 'Queste accuse sono da ritenersi favorevoli alla difesa». risponde Oreste Flamminil Minuto, avvocato di Scricciolo e moglie. 'Quanto meno, ora sappiamo da cosa difenderci». Dalla UH nessun commento, molte stupore ed un certo imbarazzo. Luigi Scricciolo, a questo punto, non sarebbe più un brigatista capo o gregario: sarebbe addirittura un tipo che si muove per conto della Bulgaria. ^Abbiamo già smentito queste sciocchezze», ribatte subito il signor Dimltrov, addetto stampa al l'ambasciata. Un comunicato ufficiale è già pronto. La difesa' farà conoscere la sue opinioni nelle prossime ore. Negli ambienti della segreteria Uil non viene nascosto lo stupore di Giorgio Benvenuto, che tuttavia preferisce evitare dichiarazioni. Per lui Luigi Scricciolo continua ad essere innocente, fino a prova contraria. Intanto, pe rò. è stato nominato un nuovo responsabile dell'ufficio in ternazionale: è Renzo Can ciani, 33 anni, milanese di Rho, che proprio Ieri ha la sciato la carica di segretario regionale della UH lombarda. «Un ottimo collaboratore, un vero politico che farà strada» lo definisce Benvenuto. La gravissima accusa con tro i cugini Scricciolo, la moglie dell'ex responsabile del l'ufficio esteri della UH, Antonio Savasta ed Emilia Libera, mai era stata avanzata dalla magistratura italiana. Spio naggio, servizi segreti, con tatti tra Brigate rosse e Paesi dell'Est. In tutto questo gran de affare si muovono indiscrezioni e previsioni. C'è chi sostiene che tutto finirà come per i quattro sindacalisti del ministero dei Trasporti, rila sciati ieri sera. C'è chi, dall'altra parte, comincia a pensare ai collegamenti internazionali. Si ritorna al «Gran vecchio»? Per 1 quattro sindacalisti del Ministero dei Trasporti incubo e carcere sono intanto finiti. Arrestati mercoledì mattina con gran clamore gran sorpresa, accusati di «partecipazione a banda armata denominata Brigate Rosse», sospesi da partiti sindacati, 1 quattro tornano in libertà con tante scuse. L'e qulvoco è chiarito, un terrori sta ha parlato e si è sbagliato; 1 confronti di ieri pomeriggio hanno risolto la questione Cosi escono dalla questura dall'Inchiesta Michele Serpico e Aldo Luciani, Renato Corpetti e Alberto Perfetti. Arresti che avevano stupito. E scarcerazione che fa giustizia. -Avevo perso la testa, non sapevo cosa stessi dicendo, avevo paura per l'arresto di mia moglie, ho sbagliato, cercate di capirmi», ha ammesso Giuseppe Santorl, 28 anni, che aveva accusato i quattro sindacalisti, tutti di¬ i pendenti del Ministero e con incarichi di responsabilità. Santorl ha confessato, ha ammesso di aver collaborato con le Br. Simonetta D'Ottavi, 28 anni, la moglie, è anche lei in questura, arrestata e confessa. Messo a confronto con 1 quattro, Santori si è subito spiegato. Michele Serplco, 46 anni, capelli bianchi e lenti spesse, è capostazione in servizio alla Direzione generale Ufficio Movimento. E' sindacalista della Cgll, membro della commissione nazionale trasporti del pei, la sua tessera di iscrizione al partito è vecchia di vent'anni. Stessa anzianità di partito per Aldo Luciani, 34 anni, baffoni alla Stalin, impiegato all'ufficio commerciale e membro del direttivo Cgll-Sfi. Alberto Perfetti, 34 anni, del coordinamento sindacale Cisl, è invece addetto al centro elettronico documentazione e dati. Secondo alcune affrettate interpretazioni, la vera «talpa» di. questo gruppo dei Giovanni Cerruti (Continua a pagina 2 In nona colonna)