Heston contro gli attori che aiutano il Salvador

Heston contro gli attori che aiutano il Salvador Il divo in polemica con il segretario del sindacato Heston contro gli attori che aiutano il Salvador DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Smettendo la corazza di Ben Hur, o te tu-, nica di Mose, Charlton Heston ha indossato i panni del sindacalista autonomoi- Lancia in resta, l'acclamato interprete di tanti kolossal hollywoodiani si è scagliato contro il segretario generale del sindacato degli attori, Ed Asner. Heston, che ha occupato la carica biennale sino allo scorso autunno, accusa il collega e successore, di «ideologizzare» il movimento, e di violare l'etica sindacale. Motivo: Ed Asner, fortunato protagonista dello sceneggiato televisivo Lou Orant, vuole che gli Stati Uniti «se ne vadano dal Salvador» e raccoglie aiuti per i guerriglieri: ambisce inoltre a fondere il sindacato degli attori con quello delle comparse. Asner, tracagnotto, 52 anni, sempre alla sinistra del partito democratico, è conosciuto come «il Jane Fonda del Centro America», un riferimento maligno alle attività pro-Vietnam dell'attrice. Il diverbio tra Heston e Asner occupa le cronache hollywodiane e sindacali — una rara commistione — ormai da un mese, e si arricchisce costantemente di episodi curiosi. Heston, che vota per il partito repubblicano, ha mobilitato per esempio grandi «star» del passato come Gregory Peck, un altro ex segretario generale, il presidente Ronald Reagan, entrato inpolitica attraverso questa carica, e James Stewart. Domenica scorsa, ha organizzato in un teatro una manifestazione dì protesta, conclusasi con una petizione «perché si salvaguardi l'indipendenza del sindacato». Asner gli ha risposto facendo votare dal direttivo una mozione di fiducia nei suoi confron ti, e accusando a sua volta «la cricca di destra» di voler «soffocare la voce della liberta». L'attore non ce l'aveva tanto con Heston, con cui ha collaborato in passato, quanto con Tony Cecere, uno stuntman che si è buttato a capofitto nel diverbio. Cecere, di origine italiana, sta raccogliendo firme per la estromissione di Asner dalla segreteria: L'indignazione di Heston, che di recente ha fatto da moderatore a un kolossal televisivo contro la repressione in Polonia, è esplosa allorché Ed Asner ha partecipato a una raccolta di fondi (l'obiettivo è un milione di dollari, un mi- liardo 200 milioni di lire) per comprare medicinali per i guerriglieri salvadoregni: e quando è andato a Washington, per chiedere al Congresso la fine degli aiuti economici e militari alla giunta di Duarte. «Il sindacato non gli ha certo dato deleghe in questo senso — ha dichiarato Heston —. Il comportamento di Asner è per lo meno irresponsabile». Il segretario generale si è scusato dicendo di aver assunto entrambe le iniziative a tìtolo privato. Heston si è irritato .anche quando Ed Asner ha cercato di cooptare nel sindacato degli attori quello delle comparse. Il «divo» sospetta che il suo successore voglia alterare l'equilibrio politico del movimento. Le comparse infatti sono molto più a sinistra, e svolgerebbero volentieri opera di «ideologizzazione». Heston ha trovato un alleato in Clint Eastwood, l'interprete dei westerns all'italiana di Sergio Leone, che ha obiettato contro «la mescolanza dei ruoli». Ha ribattuto ancora Asner: «Il rimprovero implicito è che sono un comunista. Non è vero». Egli ha proposto un referendum ira gli iscritti: «Se la maggioranza non è con me — ha concluso — mi dimetto subito». Charlton Heston

Luoghi citati: Centro America, New York, Polonia, Stati Uniti, Washington