L'uomo della rivoluzione promette tram più veloci di Renato Rizzo
L'uomo della rivoluzione promette tram più veloci Intervista all'assessore ai trasporti, Rolando L'uomo della rivoluzione promette tram più veloci Dopo aver cambiato abitudini agli automobilisti, ora tenta con chi usa il bus - «E* il primo passo per aver il metrò» A vederlo cosi, vestito di grigio manageriale, cravatta rigorosamente intonata alla camicia azzurrina proprio non lo diresti un rivoluzionario. Eppure quest'uomo che sa anche sorridere di sé, di rivoluzioni a Torino ne ha messe su due e mica da scherzare: quattro anni fa il suo cognome ha riempito, a volte sussurrato e più spesso gridato con l'aggiùnta d'un rosario di aggettivi non tutti ripetibili, gli abitacoli della maggior parte delle automobili torinesi. Dal 2 maggio, l'eco di queste tre sillabe «Ro-lan-do», sempre sposate «ad libitum» con qualche aggettivo qualificativo, rischia di riempire anche tram e autobus. Lui; Giuseppe Rolando, socialista, assessore ai Trasporti, dice che l'abito del rivoluzionario è scomodo, ma aggiunge che «quando una cosa s'ha da fare, bisogna farla indipendentemente dalla considerazione che, sulle prime, possa anche essere impopolare». E' l'uomo che ha cambiato le abitudini dell'automobilista torinese con il piano urbanistico del '78 e che, ogtfi, si sta impegnando a cambiare anche quelle di chi usa tram e autobus grazie al piano dei trasporti la cui partenza avverrà all'indomani del 1° Maggio. - ••Toccare le abitudini della gente, specie a Torino, è una faccenda seria. Eppure la nostra è la città italiana con maggior densità d'auto. La rivoluzione del traffico era. necessaria perché era assurdo utilizzare i corsi degli antenati per andare a sbattere contro la maglia, fitta di viuzze, della clttàromana*. Di lei hanno detto: un tale che, nel 78, è riuscito a dimostrare che la via più breve per unire due punti è il gomitolo» e, su un muro di córso Francia, c'è ancora una frase che insinua: «Rolando, capriccioso e barbaro». Che cosa si aspetta dopo il 2 maggio? «Non si può sempre accontentare tutti. Io, quattro anni fa, ho' domanda to ài miei detra$ofc di suggerirmi gualche alternativa. Sto àncora aspettando. Per la nuova rete tranviaria ci sono stati decine di dibattiti pubblici, s'è tenuto conto dei suggerimenti di tutti. Abbiamo già apportatomodifiche al piano uscito dall'elaboratore elettronico, altre ne apporteremo». ' ■ . . Aggiunge che questo mutamento «è un fatto storico come l'introduzione del tram elettrico 70 anni fa», spiega che «è un problema tecnico, ma anche profondamente politico perclié a renderlo possibile è stata la solidità d'una maggioranza che non deve contrattare troppo al proprio interno», ripete che -questo è il primo passo per rendere possibile la costruzione'della metropolitana leggera». E le critiche? «Quando la giunta decise di trasformare in isola pedonale via Garibaldi qualcuno mi aveva minacciato: "Ti.bruciamo l'ufficio". Altro che critiche. Eppure, oggi, vada a proporre à chiunque di rimettere i tram in questa strada. Le domanderanno se è matto». Da ieri, i 3 mila tranvieri •addetti al movimento» hanno incominciato l'addestramento per imparare dal 2 maggio a guidare «a griglia» invece che «ad asterisco». Quali sono i loro commenti? Borbotta: mDiamogli almeno il tempo di rendersi conto della situazione». Parla e, su un foglio, disegna per rendere più chiaro il discorso, un reticolato di linee: «Ecco, vede, semplificando al massimo, la differenza starà in questo: prima la gente prendeva un tram solo e stava in vettura un sacco di tempo; dal 2 -maggio, per andare nello stesso punto, ne prenderà due, ma arriverà prima. Grazie, poi, alla tariffa oraria, non spenderà una lira di più». Assessore Rolando, non ha pensato che l'immagine della «griglia» richiama alla mente quella della «graticola» su cui martirizzarono S. Lorenzo? Lui ride. Non lo dice, ma forse pensa che non corre pericoli si chiama Giuseppe. Renato Rizzo L'assessore Rolando
Persone citate: Giuseppe Rolando
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