Grandi insiste: «Non mi dimetto»

Grandi insiste: «Non mi dimetto» Grandi insiste: «Non mi dimetto» Continua così il bràccio di ferro con De Michelis - Accuse al presi- ' dente dell'ente da parte dei direttore finanziario; «Mi perseguitava» ROMA — De Michelis è deciso a portare avanti il ricambio del vertici Eni, anche se Ieri il presidente Alberto Grandi ha ribadito la sua intenzione a non dimettersi. Il ministro non ha perso tempo nel replicare seccamente a Vincenzo Dittrich, uno dei membri della giunta, che l'altro ieri aveva smentito di aver presentato con una lettera le sue dimissioni. Intanto, l'ente petrolifero è sempre più travolto dalle polemiche che la vicenda sta moltiplicando. L'ultima, in ordine di tempo, riguarda un contrasto tra 11 direttore finanziario, Florio Fiorini e il presidente Grandi sui rapporti con le banche. Il ministro delle Partecipazioni Statali, nella risposta a Dittrich, sostiene che avrebbe dato le dimissioni al momento della presentazione della riforma degli statuti, che sarebbe stata anticipata entro due settimane con un decreto presidenziale e non con un disegno di legge. Di conseguenza, De Michelis interpreta la lettera di Dittrich come una chiara disponibilità a ri-i mettere il mandato una volta varato il decreto. Si tratta di una precisazione non secondaria in quanto riguarda l'operatività della giunta che ieri si è riunita, ma che in queste condizioni non è potuta andare oltre l'ordinarla amministrazione. Tanto più che ancora non si capisce se le dimissioni del vicepresidente, il socialista Di Donna, e degli altri membri, il repubblicano Necci e il socialdemocratico Castagnoli, siano state gin accettate, come sembra, dal ministro. In questa incertezza l'Eni rischia ormal la paralisi. Circa la polemica accesa da Fiorini, in una lettera indirizzata a De Michelis il direttore finanziarlo afferma di essere -perseguitato» dal presidente dell'Eni. E cita tre episodi: 1) 'Grandi mi chiese di interrompere i rapporti con una serie di banche che accusava di non averlo aiutato ai tempi della BastogU; 2) «mi pregò di prendere contatto con l'ingegner Pesenti per vedere come potevano essere incrementati i rapporti tra il gruppo Eni e le banche dello stesso-; 3) 'pressioni a favore della Bastogi*. . Immediata la replica di Grandi: 'Sento parlare adesso per la prima volta di questi presunti contrasti. Le dichiarazioni di Fiorini non indicano alcun fatto concreto, né da esse emerge che si siano mai Instaurati su mio intervento preclusioni o relazioni privilegiate nei confronti del sistema bancario». Secondo Grandi, si tratta di un altro 'deteriore esempio di quella personalizzazione delle vicende di questi giorni che certamente non può essere a me ascritta». Il braccio di ferro De Michelis-Grandi, dunque, continua. e, pa.

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