Graziani e Pruzzo per riscattare Parigi

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Agli avversari tutto questo non piace, ma Graziani non si addolora più di tanto: «/ fischi fanno male, ma io ci sono ormai abituato. So che non è giusto. Nel calcio ho dato tutto quanto potevo. Forse qualche volta avrò anche sbagliato, ma non merito tanta critica: Neppure dopo Parigi? Oraziani ribatte: «Dopo Parigi tutti i rimproveri sono caduti su di me e Pruzzo, come se fossimo noi soltanto i responsabili della magra. E' stata una partitacela per tutti. Molti altri giocatori avrebbero meritato contestazioni. Ma la bufera ha investito soltanto me e Pruzzo. Io comunque sono abituato». E' come dire: non me ne importa niente? Oraziani ribatte: «No davvero. Importa e come! Anche perché non lo trovo giusto». Ora parliamo di campionato. Della Nazionale si tornerà a discutere ad aprile. Arriva la Roma di Frazzo. Cosa ne pensa Oraziani? «Sarà una partita difficile per noi ma specialmente per loro». Ma la Roma viene al confronto senza Falcao e senza Conti, con Pruzzo a mezzo servizio per infortunio. Per la Fiorentina le difficoltà sono perlomeno dimezzate. Oraziani non è convinto: «Nel calcio una sola partita può essere disputata con slancio, dimenticando anche assenti importanti. Continuare sarebbe invece difficile, ma una gara può -essere giocata bene anche con molte assenze sfruttando una reazione nervosa». C'è anche un motivo tecnico: la Roma è in difficoltà per 1 quattro punti di distacco. Dovrebbe vincere e pertanto dovrà attaccare. Un pareggio confermerebbe le attuali posizioni di classifica tutfaltro che favorevoli alla Roma. Graziani ribatte: 'Alla Roma un pareggio servirebbe poco». Passiamo a discutere della Fiorentina: attraversa veramente un momento buono? Graziani è convinto di si: «Stiamo andando abbastanza bene, come confermano i risultati. Siamo in testa, sia pure in coabitazione con la Jur ventus, die domenica sarà im¬ pegnata nel derby', che è sempre una prova ardua». Dopo Avellino non pare esagerato parlare di momento buono? La vittoria per 2 a 1 è stata molto discussa. Graziani quasi si arrabbia: «Non è vero che ad Avellino abbiamo rischiato. Con due affondi siamo andati in gol, conquistando un successo che ritengo meritato». Però chi ha visto non è altrettanto convinto. Che cosa succederà domenica? Oraziani risponde: « Penso veramente che finiremo per spuntarla noi, mentre non so che cosa potrà succedere alla Juventus. Dal mio punto di vista mi auguro una vittoria del Torino». Ma è un presentimento dettato dall'Interesse oppure da una logica tecnica? La risposta è piuttosto diplomatica: «E' semplicemente un presentimento ed un augurio». Ancora un giudizio su Pruzzo, che domenica sarà avversario, mentre a Parigi era compagno di squadra. Oraziani ammette: «Pruzzo si è inquadrato molto bene nel gioco della Roma, e la Roma gioca soltanto per lui. Al momento segna più, di me. Undici gol lui, sei soltanto io in questo campionato. Ma voglio ricordare che è una media complessiva molto alta. Le cose potrebbero cambiare anche presto». Polemica aperta? Oraziani lo nega: «Slamo amici ma nel calcio abbiamo caratteristiche diverse: lui è un attaccante da area di rigore, io preferisco trovare spazio arretrando per presentarmi in velocità: Potreste coesistere nella stessa squadra? «Certo», ribatte. Giulio Accatlno ROMA — Roberto Pruzzo trotterella solitario su uno dei campi di Trigoria. Borbotta di disappunto escono da sotto i lunghi baffi. Scuote il capo, il dolore alla schiena non è scomparso. Lo sollecita lo stesso presidente Viola, allenatore d'eccezione, preoccupato di perdere il 'bomber» per l'importante sfida con la Fiorentina. Dopo il «provino», dall'esito incerto, sauna, massaggi e previsioni sul confronto con i viola che può significare molto per le residue speranze di alta classifica. «Se Liedholm avrà bisogno di me, considerati tutti i guai che ci stanno capitando — dice Pruzzo —, tenterò di stringere 1 denti. Per noi è un appuntamento, decisivo. In fondo sono ancora 11 capocannoniere del torneo. Potrei tenere impegnati un palo di avversari concedendo un po' di respiro ai miei compagni». C'è anche la sfida diretta con Oraziani. «Sì, è un altro motivo che mi fa sperare ardentemente di guarire in tempo. Abbiamo tanta rabbia in corpo per le critiche ricevute in Nazionale. Con le nostre squadre, vogliamo dimostrare che non siamo dei brocchi da mettere in soffitta». La «strana coppia», come l'hanno definita i critici più pungenti, si ribella. Pruzzo parla per se stesso, ma indirettamente assume la difesa anche di Oraziani: «Sono emerse lacune enormi — ricorda l'attaccante giallorosso riferendosi all'amara esperienza parigina — che però andrebbero divise in undici parti uguali. Io e Oraziani abbiamo un gioco diverso. Lui è uomo di manovra, io credo di saper¬ mi muovere bene in area. Possiamo benissimo coesistere. Ma l'intesa non si inventa in una sola partita. Purtroppo le maggiori responsabilità finiscono sempre per cadere sulle spalle degli attaccanti quando non segnano gol. Personalmente mi sono sentito addosso il peso di dover sostenere un unico esame con scarse possibilità di appello». Consideri più fortunato il tuo rivale inserito fra tanti giocatori di valore? «No, anch'io gioco in una squadra di grande livello. Purtroppo domenica, se riuscirò a scendere in campo, mi mancheranno soprattutto i cross di Conti. Nella specifica circostanza, Oraziani potrebbe trovarsi più a suo agio». Nonostante le assenze importanti, Liedholm fa assegnamento sui tuoi gol». «Il mister ha ragione — replica Pruzzo — cercherò di accontentarlo, ma non perché voglio dimostrare di essere più bravo di Oraziani. Però, dover vincere a tutti i costi, potrebbe rivelarsi per noi un pesante handicap di carattere psicologico». A quali risorse potrebbe attingere una squadra come la Roma a cui vengono a mancare alcuni dei giocatori più rappresentativi come Falcao, Conti e forse anche Pruzzo e Scarnecchia? Negli occhi del centravanti appare un lampo di orgoglio: «Non è la prima volta che ci troviamo in difficoltà, anche se In questa occasione rischiamo davvero di scendere in campo imbottiti di riserve. Ma la Roma è una realtà che dura ormai da due anni. La squadra è consapevole di giocarsi una intera annata in una sola domenica. I rincalzi sapranno fare la loro parte. Alla partita di collaudo, che la Roma ha disputato ieri mattina a Trigoria, ha partecipato a sorpresa anche Scarnecchia il cui ginocchio è apparso migliorato. Tuttavia il giocatore avverte ancora un fastidio che rende incerta la sua presenza a Firenze. Mario Bianchini Entrambi non hanno scordato le crìtiche dopo l'esibizione in coppia con la Nazionale - Il viola: «Sono abituato ai fischi, anche se credo di non meritarli» - «Domenica vinceremo noi» Il giallorosso (ancora in dubbio) stimolato dalla sfida con il collega viola - «Ma non per dimostrare che sono più bravo» - «In azzurro possiamo benissimo coesistere, basta solo insistere» ìimmmi Graziani e Pruzzo domenica avversari in Fiorentina-Roma