Danzare Catullo con Carl Orff

Danzare Catullo con Carl Orff Sarà Acquarone e Alberto Peyretti al Nuovo Danzare Catullo con Carl Orff TORINO — I Catullt Carmina, secondo pannello del «trittico teatrale» / Trionfi, messo insieme In diverse riprese da Cari Orff, non hanno raggiunto la popolarità strepitosa di cui gode il primo, cioè 1 Carmina Burana, ma nemmeno sono incorsi in un tonfo totale come 11 terzo. Trionfo di Afrodite, oggi completamente abbandonato. Con l'energia ritmica un po' rozza della loro scrittura strumentale eminentemente percussiva, con la seduzione melodica dell'espressione vocale, sia corale che solistica, continuano ad esercitare un loro fascino discreto che Invita a rivisitarli abbastanza spesso. Cosi l'Accademia corale «Stefano Tempia», che salvo errore nella scorsa stagione' ne aveva fornito una buona esecuzione in forma di concerto, vi è ritornata quest'anno In sede teatrale al Nuovo, corredando l'esecuzione con quell'apparato scenico che' nel Catulli Carmina è assai più necessario di quanto lo sia nei Carmina Burana, in proporzione diretta della minor gagllardla di vita musicale. In una scena sommaria ravvivata dall'uso delle luci, 11 Gruppo di Danza di Torino diretto da Sara Acquarone ha realizzato l'azione coreografica prevista dall'autore e qui ideata dall'Acquarone stessa, valendosi della partecipazione di Rose marie Stangherlln e di Franco De Vita nelle parti principali di Lesbia e Catullo. Per la parte musicale, condotta con vigorosa chiarezza da Alberto Peyretti, 11 coro dell'Accademia (maestro Gianni Tondella) ha rinnovato la buona prova fornita lo scorso anno, mentre il soprano Silvana Moyso e 11 tenore Aldo Bertolo si sono distinti nell'alta tessitura e nella differenza espressiva delle ri¬ spettive parti, l'una tutta voluttà e languore, l'altra tutta impeto e disperazione di amore deluso. La voce recitante di Mario Brusa ha trovato 11 giusto accento per gli inserti che spiegano l'azione. Quattro percussionisti e due pianisti (Carlo Caputo e Mario Lamberto) hanno disimpegnato la parte strumentale, mentre In scena la coreografia di Sara Acquarone regolava in funzione narrativa 1 movimenti del Gruppo di Danza, suddiviso nel tre personaggi collettivi delle Giovani, i Giovani e i Vecchi, Marilena Gorla, Roberta Oleastri ed Ermanno Rocchi sostenendo le ulteriori parti singole di Ipsitilla, Ammlana e Cello. Dall'insieme di tante forze, sapientemente governate dal direttore Peyretti, è uscito uno spettacolo gradevole che ha riscosso convinti applausi d'un pubblico assai nume roso. m. m.

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