Ministero Trasporti, otto insospettabili hanno fornito ai br informazioni e basi di Liliana Madeo

Ministero Trasporti, otto insospettabili hanno fornito ai br informazioni e basi Come il «partito armato» si è infiltrato nelle strutture dello Stato Ministero Trasporti, otto insospettabili hanno fornito ai br informazioni e basi Stupore e incredulità tra i colleghi - Il pei e la federazione trasporti Cgil-Cisl-Uil hanno sospeso cautelativamente i propri iscritti finiti in carcere - Tra gli arrestati anche il segretario di un vice-ministro ROMA — Otto dipendenti del ministero dei Trasporti, tra cui tre sindacalisti (due della Cgil e uno della Clsl), un centralinista della Rai, un tecnico della Slp, un'impiegata al laboratorio di precisione dell'Aeronautica militare, un militare di leva In servizio al distretto di Roma: fra le decine di arresti compiuti negli ultimi due giorni da Digos e carabinieri, secondo gli inquirenti sarebbero stati Individuati alcuni dei punti nevralgici su cui il partito armato ha fatto leva negli anni per infiltrarsi nelle strutture dello Stato. E' una operazione di vasto raggio, che da una risposta alla ricerca, per tanto tempo perseguita senza successo, delle «talpe» di cui 1 terroristi potevano disporre nei ministeri e negli uffici pubblici per attingere notizie riservate. E' anche un'operazione che ha seminato un profondo sconcerto fra colleghi di lavoro e conoscenti di molti degli arrestati. Il pei e la federazione trasporti Cgil, Clsl, Uil hanno sospeso cautelatlvamente 1 propri iscritti tratti in arresto. Accusati di avere militato nelle file del partito armato sarebbero persone *al di sopra dì ogni sospetto*. 'Stupore e incredulità» era- no i sentimenti espressi ieri mattina al ministero dei Trasporti. Di 'Stupore e incredulità* parlano sia 1 superiori e collaboratori di Giuseppe Santori, arrestato insieme con la moglie Simonetta D'Ottavi, sia il cartello affisso nell'atrio del ministero per iniziativa della federazione unitaria Flit, 8aufi, Siuf per commentare l'operazione ed esprimere l'augurio di un rapido chiarimento della vicen¬ da che »eviti facili speculazioni e strumentali reazioni*. Che i brigatisti disponessero di una base all'interno del ministero si sospettò fin dal settembre '79, quando fu tratto In arresto Prospero Gallinai-i. In tasca aveva alcuni moduli, gli stessi che nel febbraio dell'anno successivo furono utilizzati dalle Br per rapinare lo sportello.della banca all'interno del dicastero, una rapina che fruttò oltre 700 milioni di lire. Su quali elementi si basi l'accusa rivolta al dipendenti del ministero ancora non si sa. L'operazione di Digos e carabinieri si è svolta durante le ore di lavoro: gli otto sono stati condotti in una stanza del secondo piano, nelle adiacenze della segreteria del ministro, e dopo alcune ore sono stati portati via. L'Impressione suscitata dal loro arresto deriva anche dallo spicco delle loro figure. Renato Corpetti, 54 anni, era distaccato alla segreteria del sottosegretario socialista Caldo ro ; dopo aver militato alcuni anni nella Cgil era passato alla Uil; nelle ultime elezioni comunali si era presentato candidato nelle liste del psl, ottenendo un discreto successo. Tre 1 sindacalisti: Michele Serpico. Aldo Luciani, Alberto Perfetti (arrestato Insieme con la moglie, che lavorava all'Aeronautica militare). Secondo l'accusa appartenevano tutti all'ala movimentista delle Br, e alcuni di loro avevano fatto parte prima della colonna «28 marzo». Il loro ruolo sarebbe stato — tali le indicazioni fornite dal brigatisti che hanno parlato e hanno condotto fino a loro — diverso l'uno dall'altro e mutevole anche nel tempo. Al- l'organizzazione avrebbero fornito notizie attinte nel posto di lavoro; ma avrebbero anche «lavorato» per ospitare terroristi, procurargli rifugio, o appartamenti da utilizzare come basi; e avrebbero — ancora —svolto indagini su temi che via via interessavano alle Br, bersagli o campagne di sangue. Nell'organigramma del partito armato figurerebbero come 'irregolari*. Le loro prestazioni avrebbero avuto un valore e un prezzo, a conclusione di ogni 'inchiesta* portata a termine ciascuno di loro avrebbe ricevuto un preciso compenso. Queste sono le Indicazioni che gli inquirenti lasciano filtrare fra 11 doveroso riserbo e la soddisfazione dell'operazione. Il quadro degli infiltrati che 1 recenti arresti de lineano è fitto di riferimenti: secondo l'organigramma che si ricava dagli arresti, i terroristi avevano disposto loro uomini in una vasta gamma di settori della vita democratica. Sono dei giorni scorsi la scoperta e 11 sospetto di «talpe» in posti insospettabili: il telefonista della Rai Rosario Rizzuti, l'impiegata nel gabinetto del ministro Marcora Roberta Romanzi, il militare di leva In servizio al Celio Alberto Denti, l'agente di custodia Giancarlo Starìta, i centralinisti della Camera dei deputati Cesare Arbore e Giovanni Alimonti. La ragnatela si è allargata con i recenti arresti. Nella lista delle presunte «talpe» vengono elencati: il dipendente della Slp Luciano Vasapollo, 11 militare di leva Paolo Cassetta, l'operalo di una ditta di pulizie Ivano Moronl, il professore di matematica Giancarlo Costa e l'Insegnante di educazione fisica presso un liceo di Nuoro, Giorgio Severi, ti atto in arresto su ordine di cattura della magistratura romana. Le responsabilità e le contestazioni agli accusati devono essere ancora tutte definite. il Vasapolio, ad esemplo: è stato detto che aveva la «possibilità» di esaminare pratiche «riservate», di conoscere quindi anche i numeri telefonici e gli indirizzi di personalità che non figurano sull'elenco telefonico. E subito la Slp ha diramato un comunicato in cui precisa che era stato assunto da 'appena un anno*, che si occupava di telefoni a gettone nei bar, 'funzione che non implica la conoscenza di alcun elemento di carattere riservato in campo telefonico». Liliana Madeo Giancarlo Costa Ivano Moro ni

Luoghi citati: Nuoro, Roma