Un capostazione e sindacalisti tra i fiancheggiatori delle Br

Un capostazione e sindacalisti tra i fiancheggiatori delle Br Polizia e carabinieri rivelano i nomi degli ultimi arrestati a Roma Un capostazione e sindacalisti tra i fiancheggiatori delle Br Un gruppo di informatori lavorava al ministero dei Trasporti - In carcere anche la sorella del calciatore Mon tesi, l'unica che si è dichiarata «prigioniera politica» - Un ferroviere metteva a disposizione della colonna romana il casello al chilometro 20,305 della linea Roma-Firenze ROMA — Due studenti e tre professori, cinque operai e due disoccupati, un militare in servizio di leva e nove impiegati, un rappresentante di commercio ed un capostazione. In totale ventiquattro, un lungo elenco di nomi e professioni, di tessere di partito e responsabilità nel sindacato. I carabinieri ne hanno arrestati nove, la Digos quindici. L'accusa è «partecipazione a banda armata denominata Brigate rosse». Ma la grande retata non è finita, sono in molti a collaborare con la magistratura, i verbali di interrogatorio sono già pieni di racconti e personaggi nuovi. • Questa è l'area di sostegno, i fianclieggiatori, gli incensurati che hanno affittato appartamenti, gli insospettabili che hanno ospitato terroristi». Con questa definizione, carabinieri e Digos hanno smentito l'arresto di brigatisti di rilievo. L'elenco degli arrestati forse è incompleto, almeno venti sarebbero i latitanti. Uno di questi è il ferroviere Antonio Giustini, 25 anni. Abita nel casello ferroviario al chilometro 20,305 della linea Roma-Firenze, all'altezza del comune di Settebagni: il suo casello era a disposizione della «colonna romana» per riunioni riservate. La lista dei ventiquattro arrestati si apre con 1 nove fermati dai carabinieri. Il primo è Ivano Moroni, 26 anni, operalo in una ditta specializzata In pulizie di appartamenti. Poi Massimo Tarquini, 25 anni, disoccupato come Germano Maccari, 29 anni. Quindi gli studenti Massimo Marsili, 25 anni, e Paola Amidani, 19 anni. Giorgio Severi, 28 anni, insegnante. Giancarlo Costa 32 anni, professore di matematica all'istituto San Francesco d'Assisi e al carcere di Rebibbia. Infine Paolo Cassetta, 21 anni, militare in servizio al distretto di Roma, e Luciano Vasapollo, 31 anni, impiegato alla Sip. Tra i quindici arrestati dalla Digos, Giuseppe Palama, 26 anni, nato a Mogadiscio e rappresentante di commercio a Roma, è accusato anche per l'assassinio del maresciallo di polizia Mariano Romiti, per 11 ferimento di Pericle Pini (funzionarlo dell'ufficio cqllocamento nel quartiere San Glovannt), per le rapine al ministero del Trasporti (settembre 1979, un bottino di 700 milioni) e al Cnen (luglio 1981. 'bottino di 350 milioni). L'incriminazione per l'uccisione del maresciallo Romiti vale anche per Giorgio Benfenati, 28 Ianni, operaio, arrestato ieri mattina nella sua abitazione di Ostia. Palama e Benfenati avreb¬ bero fatto parte della «brigata 28 marzo», l'ala ortodossa delle Brigate rosse romane.' Con loro, anche Giuseppe Di Biase, 32 anni, già operalo alla Fiat; Anna Maria Prosperi, 28 anni, insegnante, moglie del terrorista clandestino Piero Di Matteo; Rosario Rizzuti, 25 anni, «operaio telefonico» alla direzione generale della Rai di viale Mazzini: Gabriella Santori, 42 anni, impiegata alla direzione generale delle Ferrovie dello Stato, esponente del Comitato Familiari Detenuti e moglie del brigatista Salvatore Ricciardi, In carcere dal maggio '80. Al gruppo guidato dal professor Giovanni Senzani avrebbero invece aderito Ste fano Santini, 29 anni, impie gato al ministero dei Trasporti, e la moglie Anna Rita Marino, 27 anni, operaia alle dipendenze del laboratorio del l'Aeronautica militare di via Tuscolana. Poi, altri due dipendenti del ministero dei Trasporti, anche loro marito e moglie: Giuseppe Santori e Simonetta D'Ottavi, entram bi di 28 anni. E ancora: Alberto Perfetti, 34 anni, addetto al Centro elettronico documentazione del ministero dei Trasporti e membro del coordinamento sindacale per conto della Cisl. Sempre al ministero di piazza della Croce, altri dipendenti e altri sindacalisti. Michele Serpico, 46 anni, capostazione in servizio alla Direzione generale - Ufficio Movimento, non solo è nel comitato direttivo compartimentale della Cgil-Sf i, ma è anche membro della commissione nazionale trasporti del partito comunista. Subito è stato sospeso, come Aldo Luciani, 34 anni, impiegato all'ufficio commerciale delle Ferrovie dello Stato e componente del comitato direttivo Cgll-Sfi. A chiudere la lista dei dipendenti del ministero dei Trasporti è Renato Corpetti, 54 anni, impiegato addetto alla segreteria del sottosegretario socialista Antonio Caldoro. A chiudere Invece l'elenco dei ventiquattro arrestati è Maria Montesi, 29 anni, impiegata alla filiale di via dell'Umiltà del Banco di Roma. Due particolari sul suo conto: è l'unica ad essersi dichiarata «prigioniera politica» ed è la sorella di Maurizio Montesi, discusso calciatóre dell'Avellino prima e della Lazio poi. Questo, dunque, il lungo elenco. Ora si attendono le accuse, le contestazioni, le chiamate di correo dettate a verbale da terroristi che adesso raccontano tutto quanto sanno. Dagli interrogatori di questi ultimi arrestati usciranno altre verità. Giovanni Cerniti