Il solito equivoco di Luca Giurato

Il solito equivoco Il solito equivoco ROMA — Per difendere il governo che traballa sotto nuovi attacchi del psdi e del psi, 11 presidente è costretto a smentire un ministro come Andreatta. Ora, però, dovrà subire la «rappresaglia» di Piccoli, che si è schierato, per orgoglio di partito e per esigenze interne, con l'irruento titolare del Tesoro. C'è poi guerra tra psi e pei per una vicenda carica di misteri come quella dell'Eni, dove stanno ricomparendo, ad uno ad uno, volti vecchi e noti, e dove i comunisti sembrano sempre più schierati con Grandi e alcuni gruppi de, contro Craxl, Martelli e De Mlchells. Per il governo, i guai sono ricominciati mercoledì sera, quando Andreatta, all'improvviso, ha presentato alla commissione bilancio della Camera alcuni emendamenti al testo della legge finanzia¬ ria che toccano soprattutto materie delicate come la sanità e le pensioni. Nessuno ne sapeva niente a nel governo esplode un contrasto clamoroso. Il ministro del Lavoro Di Giesi (psdi), che da sempre, per il suo partito, si è attribuito il ruolo di «santo patrono» del problèmapensioni, avverte Longo e minaccia le dimissioni se gli emendamenti non verranno ritirati. «Non sei tu che devi dimetterti, ma Andreatta», replica secco il leader del psdi, mentre un altro esponente socialdemocratico, il sottosegretario Vizzini, blocca 1 lavori della commissione e apre un'altra polemica contro il ministro del Tesoro. Al psdi, si accoda subito il psi, che con Andreatta ha tanti conti Luca Giurato (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Persone citate: Andreatta, De Mlchells, Di Giesi, Longo, Vizzini

Luoghi citati: Roma