Lo scontro governo-Montedison può bloccare II piano chimico di Emilio Pucci

Lo scontro governo-Montedison può bloccare II piano chimico Spadolini invita Foro Bonaparte a revocare i licenziamenti Lo scontro governo-Montedison può bloccare II piano chimico La Malfa: «Lo Stato non è una vacca da mungere con il ricatto della disoccupazione» ROMA — Spadolini ha nuovamente invitato la Montedison a sospendere le procedure di licenziamento per 1770 operai degli stabilimenti di Ferrara, Brindisi e Terni, facendo presente che -le implicaeioni occupazionali derivanti dal riassetto produttivo della chimica di base dovranno in ogni caso essere valutate nell'ambito del confronto complessivo che il governo ha già avviato con le imprese operanti nel settore e con i sindacati, confronto che non può essere pregiudizialmente distorto da atti unilaterali.. Ma anche questo secondo sollecito è stato seccamente respinto dai vertici di Foro Bonaparte, fermi nel sostenere che «te procedure relative agli "esuberi" dì manodopera sono un'azione di recupero di produttività ed efficienza gestionale-. La risposta del sindacato ci sarà domani con lo sciopero generale della categoria e la 'Calata- a Roma per una manifestazione di 60 mila lavoratori chimici. La vertenza Montedison dunque si inasprisce e rende difficile la trattativa, che riprende oggi al ministero dell'Industria, tra Foro Bonparte, Eni-Enoxy e sindacati sulla definizione dei ruoli nel ciclo dell'etilene. Il ministro De Mlchelis, uscendo ieri dal vertice di Palazzo Chigi, non ha mancato di osservare che l'ombra dei licenziamenti finirà con l'ostacolare la discussione sul futuro assetto della chimica. Nell'incontro odierno all'Industria, comunque, si dovrebbe esaminare l'ipotesi di un intervento dell'Eni-Enoxy nel polietilene a bassa densità e della Montedison in quello ad alta densità, mentre i due gruppi manterranno posizioni paritetiche nel polivinile. Ma, con i 1770 licenziamenti in piedi c'è il rischio concreto che si blocchi tutto. E, in proposito, il ministro del Bilancio La Malfa è molto duro: < A libiamo invitato in modo molto fermo la Montedison a sospendere i licenziamenti. Lo Stato non è una mucca da mungere sotto il ricatto della disoccupazione-. Di conse¬ guenza, c'è la possibilità, come si conferma da parte sindacale, che nel caso in cui Foro Bonaparte non receda dal suo atteggiamento il governo possa bloccare l'accordo Eni-Montedison. Questa minaccia non sembra preoccupare l'amministratore delegato del gruppo chimico privato, Giorgio Porta, il quale replica affermando che i licenziamenti non hanno nulla a che vedere «con la razionalizzazione strutturale che stiamo esami- nando con l'Eni-Enoxy nel quadro delle linee di programmazione industriale governativa e che, vista la complessità della materia, richiederà ancora qualche tempo-. Porta aggiunge poi che i tempi lunghi della razionalizzazione strutturale «non sono correlati alla tempestività dei provvedimenti gestionali- e che questi ultimi vanno affrontati -tra i naturali interlocutori sindacali-. Sulle negoziazioni con Eni-Enoxy, Porta precisa che la Montedison -non punta a cedere allo Stato impianti obsoleti e non più convenienti e certamente non per ricaparne un sostegno finanziario pubblico surrettizio. La razionalizzazione prevede invece uno scambio di attività e, dunque, rispettivamente cessioni, ma anche acquisizioni-. L'amministratore delegato smentisce infine che il gruppo sopravvlverebbe solo sulla base di sostegni pubblici, in quanto dal '70 alisi la Montedison ha effettuato investimenti per 4587 miliardi, a fronte di sostegni pubblici per complessivi 654 miliardi. Il sindacato respinge seccamente le motivazioni della Montedison e con lo sciopero generale di domani si propone di fermare i licenziaJmenti e di aprire subito un tavolo di trattative per un quadro orgànico di politica industriale; tra gli altri obiettivi dello sciopero la Federazione chimici indica anche la definizione di interventi settoriali per l'indotte auto, il settore cavi, vetro, ceramica ed energia. Emilio Pucci

Persone citate: Bonaparte, Giorgio Porta, La Malfa, Spadolini

Luoghi citati: Brindisi, Ferrara, Roma