Giudici chiedono una inchiesta su presunte torture ai pentiti

Giudici chiedono una inchiesta su presunte torture ai pentiti Un documento approvato da Magistratura democratica Giudici chiedono una inchiesta su presunte torture ai pentiti ROMA — «Le risposte del ministro dell'Interno non possono esser considerate sufficienti e definitive». Dopo due giorni di dibattito, il comitato esecutivo di «Magistratura democratica» interviene nella polemica che ha accompagnato la denuncia di alcuni parlamentari e la replica del ministro Rognoni. Per la corrente più a sinistra della Associazione - nazionale magistrali, «é mancata l'assicurazione di specifiche inchieste amministrative e disciplinari volte ad un rigoroso accertamento dei fatti». Il documento di «Md» è stato recapitato ieri pomeriggio al Consiglio superiore della magistratura. In pratica, Magistratura democratica avanza una sua domanda per ottenere risposte che non lascino spazio a dubbi: -Qualunque tolleranza nei confronti di episodi di maltrattamenti o addirittura di torture ai danni di persone arrestate o detenute, rappresenterebbe una vio¬ lazione delle più basilari regole della civiltà e del diritto: segno di quell'imbarbarimento che è obiettivo del terrorismo e di chi intende strumentalizzarlo». Il comitato esecutivo di Magistratura democratica (sette giudici della segreteria ed il presidente Borre) si è riunito sabato e domenica a Bologna Sono state discusse le notizie riportate da quotidiani e settimanali, le denunce di avvocati e parenti di terroristi arrestati, le interpellanze di parlamentari: -Destano profonda ed allarmata inquietudine», sostiene «Md». « Cedimenti e tolleranze verso simili degenerazioni contribuirebbero a ricreare un clima di sospetto e diffidenza nei confronti delle istituzioni». Soprattutto nelle inchieste sul terrorismo, «Md» insiste con la-necessità di elevatissimi livelli di correttezza nelle prassi giudiziarie e di polizia». I magistrati riuniti a Bologna non hanno avuto alcuna perplessità nell'approvare il testo di una frase: «Si richiama al dovere di assicurare il rispetto dei termini di legge per la presentazione dell'arrestato al magistrato, nonché il dovere di procedere sempre, tempestivamente e d'ufficio, alle opportune indagini per accertare che non siano avvenute illecite violenze». Nel documento consegnato al Csm non manca un accenno al •criteri di nomine e promozione dei giudici», un argomento che il Consiglio superiore della magistratura discuterà prorlo nella giornata di oggi. La scorsa settimana «Md» aveva approvato un testo di quattordici pagine, a proposito della legge sui «pentiti», critico nel confronti' di alcuni articoli della legge. Ora i giudici di Magistratura democratica attendono di conoscere gli emendamenti della Camera Poi, con una nuova riunione del comitato esecutivo, stabiliranno la valutazione della corrente. g. e

Persone citate: Borre, Rognoni

Luoghi citati: Bologna, Roma