Gilbert al clavicembalo, con stile

Gilbert al clavicembalo, con stile Gilbert al clavicembalo, con stile TORINO — n filone della musica clavicembalistica è forse quello che gode di maggior lustro nella stagione del Lunedi Musicali per il prestigio degli esecutori Invitati a Torino dal Teatro Regio. Kenneth Gilbert, ad esemplo, è oggi uno dei più quotati specialisti del repertorio per strumento a tastiera compreso tra 11 Rinascimento e 11 Settecento: un repertorio che Gilbert conosce come studioso e filologo ma che pratica dal punto di vista esecutivo senz'ombra di erudizione pedantesca, bensì con stile e freschezza ammirevoli. Cosi è parso dal concerto dell'altra sera che, dopo pagine di Byrd, Purcell e Haendel, virava verso la Francia rappresentata da Jean-Henri d'Anglebert, Rameau e Jacques Duphly: due gruppi di composizioni atte a mettere In evidenza doti diverse, dalla capacità di ricreare il vasto disegno strutturale alla sotti¬ gliezza del cesello ritmico e melodico che Gilbert possiede' in sommo grado nel nitore degli abbellimenti e nella parlante incisività del fraseggio. Successo caloroso, p. ga|a A* TORINO — Programma tutto ungherese quello eseguito alla Rai dal giovane ed efficiente direttore svizzero Marc Andreae che, dopo le deliziose Scene ungheresi di Bortók, ha proposto il Concerto per viola le Danze di Galanta di Kodaly e / preludi di LiszU Solista, nel Concerto di Bartok, 11 grande Bruno Giurarma che ne ha dato un'Interpretazione scavata, ridotta all'essenziale, proprio come dev'essere reso questo lavoro lasciato incompiuto dall'autore e completato con diverse Integrazioni dall'allievo Tlbor Serly. Non è certo 11 grande Bartok del concerti per pianoforte, dei quartetti, o delle varie «musiche della notte» quello che si ritrova, e per di più dimldiato, nel Concerto per viola, ma l'Interpretazione di Giuranna è stata tale da Imporre questo scabro monocromo come un pezzo di immediato effetto; e gli applausi sono stati tali da indurre il solista all'Immediata concessione di un bis. Chiudevano la serata 1 cinematografici Preludi di Liszt in cui si è apprezzata l'ottima prova dell'orchestra che da qualche tempo sembra tesa verso un costante miglioramento tale da far presentire come non lontano un completo ritorno all'antico splendore. Il direttore Andreae l'ha guidata con sicurezza ed autorità sia nelle pagine moderne in cui ha curato In partlcolar modo l'equilibrio dell'assieme, sia in Liszt dove s'è buttato a capofitto nel placere del colore e del canto. Successo assai vivo. P-gal.

Luoghi citati: Francia, Torino