L'evasa Premoli sale in autobus inseguita e presa alla Crocetta di Claudio GiacchinoAlvaro Gili

L'evasa Premoli sale in autobus inseguita e presa alla Crocetta Mentre continua l'operazione antiterrorismo, in Assise un groppo di PI L'evasa Premoli sale in autobus inseguita e presa alla Crocetta Come si è arrivati alla cattura della «contessa PI» - Gli agenti di una Volante l'hanno riconosciuta mentre era alla fermata con l'amico - Altro giovane arrestato? Domenica, ore 13,40, angolo di largo Orbassano con corso Duca degli Abruzzi. Un uomo e una donna, lui abbastanza giovane, lei sulla quarantina, stanno avviandosi a piedi verso la pensilina della fermata dei tram e degli autobus. Salgono sul «69» diretto al cèntro, non s'accorgono che una «volante» della questura li ha già adocchiati e dopo aver rallentato si è accodata al pullman. L'autobus, seinivuoto, riparte veloce, la «volante» gli va dietro. Due fermate oltre, all'incrocio con corso Einaudi, la epppia scende. Imbocca con passo tranquillo via Marco Polo diretta ad un bar vicino alla Crocetta. L'uomo e la donna non hanno per nulla l'atteggiamento di chi vive nel timore costante di essere pedinato o di imbattersi nella polizia. Cosi, a pochi metri dal bar, nella via deserta, rimangono di sasso quando gli agenti della «volante», scesi di macchina e con le armi in pugno si avvicinano e ordinano: «Mani al muro e fermi». I due obbediscono: calma lei, paonazzo e tremante lui. Un agente lo perquisisce, gli trova una pistola. «E il porto d'anni?», chiede il poliziotto, l'altro balbetta qualcosa con marcato accento meridionale. La coppia finisce sulla «volante», pochi minuti dopo è rinchiusa in un ufficio della squadra mobile. La donna presenta un documento falso, no« 'intestardisce però ad affermare di chiamarsi come c'è scritto su di esso. Quasi subito dice: «Mi chiamo Moriva Premoli e mi dichiaro prigioniera di guerra»,%ìl suo compagno fa altrettanto: «Mf chiamo Pasquale, sono di Napoli». Naturalmente rivela anche il cognome, che la polizia poro non ha voluto rendere pubblico. Quasi sicuramente, il giovane è Pasquale Avilio, 25 anni, ricercato per banda armata. Còsi è avvenuto l'arresto di Marina Premoli, contessaterroVista di spicco di Prima linea, una delle quattro detenute politiche fuggite dal carcere di Rovigo-il 3 gennaio scorso quando un commando assaltò la vecchia prigione uccidendo un passante e ferendone altri cinque. Un secondo passante, che ebbe la sventura di assistere all'assalto, mori alcuni giorni dopo in ospedale, stroncato da un infarto. La cattura della Premoli e del-suo c :mpagno napoletano costituisce un grosso successo della polizia nella lotta'all'eversione: su di esso però gli inquirenti finora hanno detto il minimo possibile perché le indagini sono ancora in corso e non è escluso che qualche altro complice della Premoli sia già sta',o arrestato. Il questore s'è limitato a dire: «Confermo che abbiamo preso la Premoli». Uguale laconicità da parte del sostituto procuratore Alberto Bernardi che oggi pomeriggio, o domani, interrogherà la donna e il Pasquale. Nessuna conferma invece che insieme alla coppia sia caduto nella rete della giustizia pure un giovane di Torino di nome Francesco. La notizia è stata diffusa da Prima linea con telefonate a giornali e alla redazione dell'Ansa già nel pomeriggio di lunedi, quando la cattura di Marina non era ancora stata resa nota dagli investigatori. Tra quanto si è appreso negli ambienti della questura e i messaggi di Prima linea le discordanze sono molte. Ad esempio, la telefonista della banda ha detto: «Marina, Francesco e Pasquale sono stati presi in un bar dalle parti di Porta Nuova, per l'esattezza in corso Stati Uniti». Al contrario, :i terroristi sono stati sorpresi in una zona ben lontana e soprattutto non dentro un locale .bensì per strada. Oltrettutto, la domenica i quattro bar di corso Stati Uniti sono chiusi. E' probabile che la telefonista di Pi abbia dato queste indicazioni errate apposta, che cioè abbia voluto far giungere un avvertimento in codice ai compagni. Di certo Marina Premoli e Pasquale sono stati bloccati mentre si recavano ad un appuntamento con i complici che, forse, erano già ad attenderli nel bar nei pressi della Crocetta. Impossibile stabilire quindi se anche il misterioso Francesco è finito con le manette ai polsi. Secondo indiscrezioni, questo giovane sarebbe forse stato arrestato nel tardo pomeriggio di domenica L'arresto comunque, sempre a detta degli inquirenti, non sarebbe frutto del caso. E' stato precisato: «Si è trattato di un'asiane di polizia che ha coronato una lunga indagine». Aiutata da qualche soffiata? «Nessuna soffiata» — ha risposto il magistrato —. Nessuna soffiata, almeno di un cittadino». Il che autorizza a ipotizzare che forse alla polizia un'informazione sulla presenza a Torino di una terrorista del calibro di Marina Premoli è arrivata da qualcuno vicino all'eversione. Claudio Giacchino Alvaro Gili Marina Premoli, arrestata - Il padre, conte Augusto Premoli

Luoghi citati: Napoli, Torino