L' Ariston ora guarda alla Borsa

L' Ariston ora guarda alla Borsa A colloquio con il presidente Francesco Merloni sulle prospettive del Gruppo L' Ariston ora guarda alla Borsa FABRIANO — Tra i gruppi industriali che 'tirano» e guardano con un certo interesse alla Borsa c'è la Ariston. Fondata negli Anni Trenta, il gruppo è oggi una holding che fa capo alla famiglia Merloni (presidente è Francesco Merloni, che è anche deputato alla Camera; amministratore delegato è Vittorio, presidente della Confindustria) ed è uno del pochi gruppi industriali che presenti, da almeno due anni, bilanci consolidati di gruppo. Oltre 380 miliardi di fatturato nell'81 (280 in Italia, di cui il SO per cento esportato; il resto all'estero), 5000 dipendenti sparsi in 12 stabilimenti (che fanno tutti capo alla Merloni finanziaria), venti miliardi di investimenti (contro i 17,7 dell'anno precedente) l'Aristonèungruppo in piena espansione. Al suo presidente, Francesco Merloni, abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione dell'azienda. Come è andato il gruppo nell'81? Va subito detto che V81 è stato un anno complessivamente difficile per (industria italiana, n nostro gruppo ha avvertito queste difficoltà più. generali, anche se in misura diversa a seconda dei settori di produzione. Certamente le attività legate all'edilizia, sia in Italia, sia all'estero, sono quelle che hanno dovuto affrontare gli ostacoli maggiori, a causa degli alti tassi d'inflazione e di crescita del costo del denaro. In questo contesto la nostra azienda ha puntato al consolidamento della sua posizione sul mercato interno e a un ulteriore forte sviluppo sul mercato internazionale, in particolare nei paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Grazie a questi indirizzi siamo riusciti a chiudere in attivo il nostro conto economico». Dai dati del gruppo si ricava che il fatturato per addetto, In pochi anni, è cresciuto notevolmente: dai 56,8 milioni del '79 ai 66,2 dell'80. Come è avvenuto questo recupero dì produttività? "Per quanto riguarda l'Ariston, la sua affermazione ha valore in quanto riferita alla crescita globale del gruppo basato sullo sviluppo dei servizi, il miglioramento della qualità del prodotto, l'articolazione della'sua struttura organizzativa die, nell'81 sono andati ad aggiungersi ai già consolidati punti di forza che riguardano le dimensioni minime efficienti delle unità produttive. In questo senso il fenomeno di crescita della produttività in Ariston credo possa essere anche legata agli investimenti e alle innovazioni tecnologiche che sono state realizzate negli ultimi anni e sono venute a maturazione in questo ultimo periodo di tempo. Inoltre credo che un fattore importante sia costituito dalla crescita professionale dei nostri uomini». Il gruppo Merloni pensa alla Borsa? «E' una prospettiva che già in diverse occasioni è stata valutata. La famiglia Merloni vede crescere i propri impegni politici e sociali sempre più al di. fuori dell'azienda. Esiste dunque già nei fatti una "defamigliarizzazione" che comporta da una parte la crescente responsabilità del management e dall'altra anche un allargamento alla partecipazione del capitale. Ora cerchiamo di valvluiP la maturazione di un momento più favorevole per quotare in Borsa le azioni della nostra società». E per l'82 che cosa prevedete? •Siamo in molti a guardare al futuro con meditata preoccupazione. Nel nostro paese la necessità della lotta all'inflazione, quest'anno, frenerà ancora probabilmente ogni nuovo slancio verso lo sviluppo della nostra economia. Inoltre sul mercato internazionale è prevedibile una concorrenza ancora più aggressiva, in considerazione anche della attuale fase di stagnazione e recessione, ed ogni recupero di quote comporterà costi crescenti. Ih questo quadro la politica economica deve tendere a migliorare l'efficienza e la competitività, delle nostre imprese; le quali però non devono restare immobili ma cogliere ogni opportunità di ripresa che il mercato comporterà. E questa non è una sfida da poco». Cesare Roccati

Persone citate: Cesare Roccati, Francesco Merloni, Merloni

Luoghi citati: Italia, Medio Oriente