Da lunedì le grandi manovre alleale nel Golfo del Messico, area rovente di Renato Proni

Da lunedì le grandi manovre alleale nel Golfo del Messico, area rovente «Decise due anni fa» afferma la Nato, l'Italia non vi partecipa Da lunedì le grandi manovre alleale nel Golfo del Messico, area rovente DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Gli Stati Uniti stanno cercando di coinvolgere politicamente, e forse militarmente, i Paesi europei della Nato nella crisi dell'America Latina? Proprio mentre divampa la guerriglia nel Salvador, che è motivo di divisioni tra Washington e gli alleati, è stato annunciato che 1*8 marzo nel Golfo del Messico si terranno grandi manovre aeronavali e con mezzi anfibi della Nato. Alle esercitazioni parteciperanno 80 aviogetti, 30 unità navali e 10 mila uomini. Si tratta delle manovre di più ampio respiro che la Nato abbia mai tenuto in quell'area. L'Italia non si è associata perché, come disse una volta il ministro della Difesa Lelio Lagorio. 'la bandiera italiana sta bene nel Mediterraneo», ma la nostra Marina manderà certamente degli osservatori. L'Inghilterra invierà un sommergibile atomico e una fregata, la Germania occi dentale, l'Olanda e il Canada manderanno truppe, aerei e navi. Naturalmente, il nerbo delle forze aeronavali e da sbarco saranno fornite dagli Stati Uniti. Alla Nato, si afferma che le manovre sono state decise due anni fa, prima ancora della crisi nel Sai vador. e che hanno lo scopo di mettere alla provali dispositivo di protezione dei convogli che in caso di guerra faranno la spola fra gli Usa e l'Europa per trasportare truppe e rifornimenti. La scelta dell'area è certa mente pericolosa. Si ricorderà come durante le manovre della Sesta flotta nel Golfo della Sirte (anch'esse decise «due anni prima») si verificò un incidente grave tra la Libia e gli Usa, con l'abbattimento di due aviogetti del colonnello Gheddafi da parte del Tomi-ut statunitensi. C'è chi allo Shape teme che nel corso delle esercitazioni nel Golfo del Messico si verifichi un incidente aereo cubano-americano o. ancor peggio, russo-americano. Le manovre, denominate •Passaggio sicuro 82», si svolgeranno tecnicamente entro i confini convenzionali dell'alleanza, cioè, al di sopra della linea del Tipico del Cancro; ma è evidente che questa scelta ha gravi implicazioni di carattere politico nel contesto della crisi nell'America Latina e mentre i «falchi» della Nato sollecitano l'allargamento delle responsabilità dell'alleanza al di sotto del Tropico del Cancro Se l'Urss è stata accusata dall'America di fare pressioni sulla Polonia con le sue manovre militari, si può sospettare che gli Stati Uniti e, cosa ancor più grave, la Nato facciano pressioni su Cuba e sugli altri Paesi dell'America Latina mediante uno spiegamento di forze sproporzionato alle necessità difensive di quell'area. L'Unione Sovietica ha immediatamente denunciato queste manovre come «una provocazione e un tentativo di allargare la zona della Nato». Anche il Messico ha espresso un parere negativo, e altri Paesi dell'America Latina si accingono a protestare con vigore. Contemporaneamente, infatti, William Casey. capo della Cla, ha accusato i cubani, i russi e altri comunisti dislocati in Nicaragua di inserirsi nella guerriglia nel Salvador. La flotta atlantica, comunque, sta già facendo rotta verso 11 Golfo del Messico. Parte delle esercitazioni si terranno nello stretto tra Cuba e la Florida, ove l'attività aerea è intensa e quindi grande 11 rischio di incidenti. Ci sarà anche uno sbarco di marines americani sulle spiagge della Florida. Il comando delle ma¬ novre sarà affidato all'ammiraglio Harry Train, responsabile per l'Atlantico delle forze della Nato. Le manovre si concluderanno il 18 marzo. Saranno dieci giorni di peri- w»10- Renato Proni '

Persone citate: Gheddafi, Harry Train, Lelio Lagorio, William Casey