Alle celebrazioni Usa-Cina c'è un guastafeste, Taiwan di Manuel Lucbert

Alle celebrazioni Usa-Cina c'è un guastafeste, Taiwan Alle celebrazioni Usa-Cina c'è un guastafeste, Taiwan NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE PECHINO — Con 24 ore di ritardo l'agenzia Nuova Cina ha pubblicato l'altra sera un commento In occasione del 10° anniversario del comunicato di Shanghai esprimendo, come 11 premier cinese nella riposta al messaggio di Reagan, la volontà della Repubblica popolare di sviluppare i rapporti con gli Usa: ma lo fa In modo sfumato e con uno stile che rasenta la polemica. •La posizione della Cina è di adoperarsi per il meglio e prepararsi al peggio» scrive l'agenzia. Sottolinea gli interessi della 'Strategia globale» 1 quali implicano la necessità di sviluppare 1 legami sinoamericani; ma occorre, aggiunge, che gli Stati Uniti rispettinò la sovranità della Cina. Ebbene, ^alcune persone» a Washington continuano ad Interferire negli affari interni del Paese: 'Queste persone insistono per vendere armi a Taiwan, sostenendo che la cosa riguarda solo gli americani e che la Cina non ha alcun diritto di contestarla». L'agenzia constata come questo atteggiamento equivalga a negare che Taiwan fa parte della Cina e passa alle minacce : «Se questa posizione prevalesse, i rapporti sinoamericani subirebbero certamente un grave danno»..Ci .sarebbe un: «passa indietro.,, precisa Nuova Cina, se .Washington 'insistesse a lungo termine nella politica di fornire armi a Taiwan». Conscio degli aspetti storici e psicologici del problema, 11 governo di Pechino non pre tende che gli Usa cessino immediatamente le forniture all'Isola, ma vuol ottenere da Washington l'impegno a diminuire le consegne fino alla cessazione totale entro una certa scadenza. Ma se il governo cinese non riuscisse a raggiungere un accordo con gli Usa, è pronto a trarne le dovute conseguenze: « Non è una prospettiva che ci spaventi», afferma l'agenzia, ricordando come il partito comunista cinese, quando era relegato nelle grotte di Yan'an durante la guerra civile, cioè In condizioni estremamente piU difficili, ha saputo trionfare «sul nemici interni ed esterni». Nuova Cina esprime poi (e lo fa di rado, almeno pubblicamente) una lamentela, rimproverando agli Stati Uniti la loro reticenza nel vendere a Pechino alcune tecnologie avanzate. Il commento si conclude con una nota rassicurante. Parlando dell'eventuale passo indietro nei rapporti bilaterali, afferma che 'la Cina continuerà a perseguire la politica condotta negli ultimi anni», e che «te sue posizioni nelle questioni internazionali, 'soprattutto la sua opposizione all'egemonismo (sottinteso sovietico) non cambieranno, come non cambierà la sua politica della porta aperta (con 1 Paesi occidentali)». Il che indica anche, però, la determinazione cinese di isolare' l rapporti con Washington dal contesto internazionale, di fare dell'attuale crisi una pura questione bilaterale della quale nessu no, esclusa l'America, deve temere le conse guenze. Manuel Lucbert Copyright viMonde» e per l'Italia «La Stampa» Copyright v

Persone citate: Reagan