Molotov superstite di Roy MedvedevRoy Medvedev

Molotov superstite Molotov superstite (Segue dalla l'pagina) cembre 1930, Stalin propose la nomina di Molotov a capo del governo. E'evidente che Molotov non si occupava soltanto di problemi industriali. Fu uno di coloro che guidarono le rappresaglie contro gli «specialisti, borghesi e gli intellettuali all'inizio deali Anni Trenta. Nel 1932 diresse le confische di cereali e le rappresaglie contro i ricchi agricoltori dell'Ucraina meridionale. Com'è noto, quelle confische fecero precipitare la regione in una terribile carestia, che causò milioni di vittime. E prese parte attiva al «terrore, degli anni 1937-38. Proprio Molotov firmò con la Germania nazista il patto di non aggressione con le sue clausole segrete, passato alla storia come «Patto Molotov Ribbentrop». Nel 1940 trattò con Hitler a Berlino: neppure lui, come Stalin, si aspettava l'aggressione tedesca. E quando l'ambasciatore di Berlino gli dichiarò formalmente, a ostilità già Iniziate, che t due Paesi erano in stato di guerra, Molotov riuscì soltanto a dire con voce rassegnata: «Che cosa ce lo ha fatto meritare?». Stalin stesso fu cosi scosso che Il 22 giugno 1941 il popolo sovietico seppe della guerra non da lui, bensì da un discorso di Molotov. L'Urss vinse, ma con 20 milioni di caduti e altri 20 milioni di mutilati. Sebbene Molotov fosse entrato nel Consiglio di Stato per la Difesa, erano altri ad avere II potere. Egli non era più capo del governo, carica che Stalin aveva assunto di persona. Membro del Polltburo dopo la guerra, cadde In disgrazia. Sua moglie fu arrestata con accuse calunniose, e al ministero degli Esteri egli fu sostituito da Vyshinskij. Inaugurò il 19° Congresso del partito, nel 1952, e ne presiedette numerose sedute, ma ciò non significava che Stalin avesse ancora fiducia In lui. Molte volte, In privato, fu anzi accusato da lui di essere una spia Inglese o americana: Molotov, in quel periodo, si aspettava di essere arrestato. Dopo la morte di Stalin si ritrovò Invece fra l tre o quattro personaggi principali dell'Urss e del pcus. Ma poco dopo si urtò con Kruscev: erano in discussione t problemi dello sviluppo Industriale, della politica estera, ma soprattutto del patrimonio ideale-politico di Stalin. Molotov era contrario allo smascheramento dei delitti di Staltn e alla riabilitazione del milioni di condannati e prigionieri dell'epoca staliniana. Temeva che ne sarebbero emersi anche i suoi delitti. Progressivamente si raccolsero attorno a lui tutti t dirigenti statali scontenti della politica di Kruscev. SI riunivano e discutevano segretamente i loro plani. Pensavano di fare Molotov primo segretario del pcus, al posto di Kruscev. In quella lotta Molotov fu sconfitto, sebbene fosse appoggiato da quasi tutti i membri del Polltburo staliniano. Dal '57 si ^dovette accontentare di incarichi secondari: ambasciatore In Mongolia, poi delegato dell'Urss presso l'Agenzia Atomica Internazionale, a Vienna. Quando nella capitale austriaca si svolse il primo incontro fra Kruscev e Kennedy, fu possibile vedere, fra i diplomatici invitati, un vecchietto di statura bassa, con occhiali a pince-nez dorati. Era Molotov. Quando Kruscev comparve, egli lo salutò con un'espressione tmpenetrabtle. Il capo del Cremlino quasi lo trascurò. Al 20° Congresso del partito Kruscev parlò soltanto dei delitti di Stalin. Ma al 22", nell'autunno 1961, con molti altri oratori «smascherò, anche t delitti di Molotov, Malenkov e Kaganovich, chiedendo la loro espulsione dal partito. Poco dopo II Congresso, Infatti, Molotov fu espulso dal pcus e messo in pensione. Rientrato dall'Austria, fu privato di ogni diritto speciale e cominciò a percepire una normale pensione. Ma alcuni privilegi furono conservati dalla moglie, Palina Zhemchuzhina, che in passato aveva avuto importanti Incarichi nel partito e nell'industria. Dopo la riabilitazione del marito, però, anche lei andò in pensione. Con la famigliola Molotov abitava nell'appartamento di via Granovskij, o nella dacia di Zhukovka. Nel 1967 la Zhemchuzhlna morì. Fu sepolta dal collettivo della fabbrica presso la quale era Iscritta al partito. Alla cerimonia funebre partecipò anche Molotov. Parlò delle difficili vie percorse dalla moglie, del grande lavoro che lo Stato e il partito avevano svolto negli Anni Trenta e Quaranta. Ma non fece alcun accenno all'arresto della moglie, né at delitti dell'epoca staliniana. Già nella prima metà degli Anni 60 Molotov aveva cominciato a scrivere le proprie memorie. Non lavorava soltanto a casa: sovente lo si vedeva nella «sala dei professori, del-, la Biblioteca Lenin. Era molto preso e Indaffarato. Ma quando offrì alla rivista Junost la prima parte di quella autobiografia, nella quale affrontava gli anni della Rivoluzione e gli Incontri con Lenin, gli fu risposto di no. Glt fu consigliato, chiaramente dopo consultazioni con ti Comitato Centrale, di consegnare quelle memorie all'Istituto di marxismo-leninismo. Molotov non ha guardie del corpo. Va dove vuole. In quest'ultimo anno, a causa della salute malferma, ha trascorso In casa la maggior parte delle sue giornate. Non molto tempo fa, però, lo si vedeva alle mostre, ai concerti, a teatro. Molti, quando lo incontrano, cercano di dimostrargli la loro simpatia e II loro rispetto. Ma accade anche che qualcuno si comporti con lui In modo diverso. Una volta, sulla piazza Pushkln, gli si avvicinò una vecchietta che prese a insultarlo dandogli dell'assassino è del delinquente. Molotov si allontano, senza rispondere. - " In un'altra occasione faceva la coda per acquistare pomodori nello spaccio di Zhukovka, quando una donna uscì dalla fila dicendo di non voler stare accanto a un boia. In silenzio, Molotov lasciò il negozio e tornò alla dacia. Alla «prima, dello spettacolo teatrale Fonditori d'acciaio molti gli chiedevano un autografo sul programma. «Che cosa state facendo? — gridò d'improvviso una donna —. Questo è un aguzzino! Ha sterminato centinaia di persone!». Chi gli era attorno sparì come per incanto e lui, a capo chino, si diresse verso l'uscita. Un'altra volta due uomini lo fermarono poco lontano da casa. «Ti trascini ancora, vampiro?» lo apostrofò uno. SI, Molotov è ancora vivo. Sovente le persone buone hanno vita breve. Ma certe persone perfide godono di una sorprendente longevità. Roy Medvedev Copyright 1982 Roy Medvedev e per l'Italia La Slampa