Trovata intatta in un pezzo di ambra da scienziati Usa: chiarirà i segreti dell'evoluzione?

Trovata intatta in un pezzo di ambra da scienziati Usa: chiarirà i segreti dell'evoluzione? Trovata intatta in un pezzo di ambra da scienziati Usa: chiarirà i segreti dell'evoluzione? La mosca che volava 40 milioni di anni fa NEW YORK — Un insetto mummificato, della famiglia delle mosche, vecchio in apparenza di 40 milioni di anni, è stato trovato in perfetto stato di conservazione In un frammento di ambra trasparente del Baltico. La scoperta ha entusiasmato gli scienziati per due motivi: perché sono rarissimi i tessuti mummificati cosi antichi e perché nel caso di questo insetto essi sono Intatti. Il dottor George Poinar dell'Università di Berkeley in California, autore della scoperta, ha detto che «al microscopio sono visibili persino gli elementi che compongono le cellule». «Non era mai capitato — ha dotto — di poter esaminare un esemplare cosi antico e con una traccia delle sue sostanze chimiche». La scoperta, Illustrata sull'ultimo numero del Journal of Science, potrebbe consentire agli scienziati di accertare le caratteristiche genetiche dei primi esseri terrestri. Potrebbe anche permettere l'estrazione dell'acido Dna e la sua riproduzione. Il dottor Poinar sottolinea un dato importante: che i tessuti «soffici» sopravvivono di solito alla mummificazione per periodi limitati (ad esempio, quelli delle mummie egiziane), e in seguito decadono, a differenza del tessuti «duri» e delle ossa. 'E' stata una fortuna — osserva — che questo insetto, una femmina, sia rimasto imprigionato nell'ambra». Nel Baltico, l'ambra si formò circa 40 milioni di anni fa dalla fossilizzazione della resina delle piante conifere. Gli scienziati dell'Università di Berkeley fanno risalire a quel periodo, successivo all'estinzione dei dinosauri, l'Inizio della evoluzione dei mammiferi. L'ambra è preziosa per gli accertamenti cronologici perché se ne conosce la data di nascita. Spiega il dottor Poinar: «L'insetto è rimasto invischiato nella resina, si è disidratato e imbalsamato secondo un processo naturale. Più tardi la resina è diventata ambra». Il dottor Poinar, che è aiutato nelle sue ricerche da una professoressa di cibernetica, Roberta Hess, e dal patologo Allan Wilson, ha detto che il pezzo d'ambra con la mosca prigioniera è arrivato dalla Polonia, da un istituto medico di cui non ha voluto indicare 11 nome né l'ubicazione. «Con un esame al microscopio elettronico — ha aggiunto — abbiamo già individuato nuclei cellulari, fibrille muscolari, membrane e via di seguito». 'Siamo certi che i tessuti non sono stati sostituiti da minerali», ha concluso, 'perché una parte di essi ha assorbite una sostanza liquida che serve appunto a tale controllo». Il dottor Wilson ha voluto precisare che la riproduzione del Dna, o materiale genetico, é già stata tentata, ma con scarso successo, coi mammouth. 'Adesso esistono però condizioni migliori per una buona riuscita», ha dichiarato. «Sarebbe importante percìié potremmo paragonare i geni delle mosche di 40 milioni di anni fa a quelli delle mosche attuali». Ciò consentirebbe agli studiosi di accertare 1 cambiamenti intervenuti, e trarne deduzioni generali sulla evoluzione della specie.

Persone citate: Allan Wilson, George Poinar, Roberta Hess

Luoghi citati: California, New York, Polonia, Usa