Le esperienze in Italia

Le esperienze in Italia Le esperienze in Italia Il tranquillante per le bugie In Italia, avere un figlio in provetta costa tre milioni e seicentocinquemila lire, più Iva. L'inedito annuncio compare al termine d'una lunga reiasione sulla fecondazione in vitro. E' il primo documento ufficiale su una terapia non più fantabiologica. La relazione è a metà scientifica, a metà statistica. La si deve al dottor Giovanni Sadurny, direttore del «Centro di biologia della riproduzione» aperto nel giugno scorso a Roma. Duecentoventotto coppie hanno già chiesto al Centro romano di poter concepire un figlio in prò- ' vetta. Per quanto riguarda l'età delle donne, ecco la suddivisione: ottantatré sono fra i 31 e i 35 anni; cinquantasette fra i 36 e i 40 anni, cinquantacinque fra i 26 e i 30 anni; venti fra i 41 e i 45 anni e infine tredici (il numero minore) fra i20ei 25. Stupisce che alcune pazienti, non più giovanissime, chiedano l'aiuto della fecondazione in vitro. Ma si legge nella relazione: «L'età di 35 anni come limite massimo andava rispettata quando la maturazione follicolare non veniva stimolata (con farmaci e ormoni) ma si prelevava l'ovocita maturato spontaneamente. Adesso, anche autori stranieri accettano pazienti di età superiore ai 35 anni». Rimane comunque il rìschio della ridotta potenzialità gravidica e la possibilità che sia prelevato un ovocito «non adatto». Fra le coppie esaminate, si è accertato che in 159 casi la sterilità dipendeva dalle donne (occlusioni tubarìche, in genere), in 50 casi dall'uomo (oligospermia), mentre La macchina della verità (o Lie-detector) può essere ingannata facilmente se l'individuo sottoposto alla sua prova, prima di essere interrogato, prende qualche pillola di tranquillante. La circostanza è abbastanza importante negli Stati Uniti dove si ricorre con certa frequenza e con qualche fiducia alla macchina della verità anche nel corso di normali inchieste giudiziarie, oltre che nei colloqui per l'assunzione di personale. Come è noto, la macchina della verità, secondo i suoi sostenitori, sarebbe in grado di individuare le risposte false della persona interrogata perché, quando essa mente, alcuni parametri fisiologici che la macchina tiene sotto controllo (frequenza del respiro e del battito cardiaco, pressione arteriosa e conducibilità elettrica della cute) subirebbero delle significative variazioni. Quattro ricercatori dell'università di Pennsylvania hanno però lanciato un grosso siluro contro queste convinzioni, dimostrando, con un esperimento piuttosto complicato cui hanno sottoposto 44 volontari, che quando un individuo è sotto l'influenza di una dose di 400 milligrammi di meprobamato (uno del primi e più fortunati tranquillanti messi in commercio) non si rileva alcuna variazione dei parametri fisiologici tenuti sotto controllo dal Lie-detector, anche quando l'Interrogato sta spudoratamente mentendo. gliittos per 19 coppie la causa di sterilità non è stata scoperta. Ed ecco la provenienza delle pazienti: il 19 per cento dal Nord Italia, il 42 per cento dal Centro, il 39 per cento dal Sud e dalle Isole. La maggior parte delle coppie (72) sono laziali (e si spiega con l'ubicazione del Centro), ma sono abbastanza anche le campane (32), le 'ombarde (21), le pugliesi (21), le siciliane (20), le piemontesi (10). Non tutte potranno tentare di avere un figlio in provetta: motivi patologici indurranno i medici a sconsigliare l'intervento o a escluderlo rigorosamente. Comunque, il Centro romano ha già compiuto il prelievo dell'ovocito (ponendolo poi a contatto in vitro con il liquido seminale del partner maschile) in undici donne. «In tutti questi casi abbiamo ottenuto la fecondazione in provetta — documento la relazione con abbondanza di particolari tecnici — e dopo circa ventiquattr'ore abbiamo osservato le prime divisioni cellulari. Il processo di segmentazione d'ogni uovo fecondato è stato fatto progredire fino allo stadio di 4-8 cellule. Quindi l'embrione, dopo circa sessanta ore, è stato impiantato nell'utero materno». Ma, degli undici embrioni finora impiantati, sette non hanno attecchito e per quattro casi si attende, proprio in questi giorni, una chiara prova di positività. «Sapremo entro il mese o nel prossimo marzo se al collo di alcune provette dovremo allacciare il fiocco rosazzurro», dicono i medici che stanno conducendo l'esperienza. f. gii.

Persone citate: Giovanni Sadurny

Luoghi citati: Italia, Nord Italia, Pennsylvania, Roma, Stati Uniti