Rimisurato l'Universo

Rimisurato l'Universo Rimisurato l'Universo L'universo sarebbe grande la metà e vecchio la metà di quanto si creda. Questa teoria si basa sulla correzione della «costante di Hubble», che determina la velocità d'espansione dell'universo. Il valore della costante comunemente accettato oggi è 50, il che significa che le galassie lontane un milione di parsec si allontanano ad una velocità di oltre 180 mila chilometri l'ora. Quelle lontane il doppio di questa distanza si allontanerebbero l'una dall'altra ad una velocità doppia. La revisione proposta porterebbe la costante di Hubble a 85; e l'età dell'universo sembra cosi essere sui 10 miliardi di anni, invece di 20 miliardi, come prima si riteneva. Le nuove osservazioni, fatte all'Osservatorio nazionale di Kitt Peak in Arizona e da due osservatori in Cile, dimostrano che le precedenti valutazioni erano falsate dall'attrazione gravitazionale esercitata sulla galassia della Via Lattea dal gruppo della Vergine, un complesso di circa 2500 galassie. Le Supernove e la Terra Da quando è stato dimostrato che l'esplosione di stelle di grande massa produce enormi quantità di radiazioni, gli scienziati si chiedono quali sarebbero le conseguenze sulla vita della Terra se un simile fenomeno si verificasse vicino a noi. Nel 1974 Malvin A. Ruderman, docente di fisica alla Columbia University, avanzò l'ipotesi che i raggi X, i raggi gamma e le particelle ad alta energia sviluppate dall'esplosione, la supernova, potrebbero distruggere lo strato di ozono dell'atmosfera, lasciando cosi filtrare i mortali raggi ultravioletti emessi dal Sole. Il fatto che la tempesta di raggi X generati dalle supernove possa raggiungere la Terra sembra dimostrato dalla scoperta, avvenuta nel 1979, di strati ricchi di nitrati a diverse profondità nell'Antartide. Tre dei quattro strati coincidevano più o meno con supernove osservate rispettivamente nel 1181. nel 1572 e nel 1604. Si è avanzata l'ipotesi che il quarto strato, risalente al 1300 circa, potrebbe essere stato creato dai raggi X prodotti da una supernova visibile soltanto nel cielo australe, allora poco studiato. Alcuni scienziati danesi hanno tentato senza risultati di verificare questo fenomeno in Groenlandia, analizzando sei periodi, cinque dei quali coincidenti con supernove osservate negli ultimi mille anni. Ma non hanno scoperto livelli anormali di nitrati. Per vedere dentro la cellula Scienziati del ministero della Sanità degli Stati Uniti e dell'Ibm hanno messo a punto una nuova tecnica per l'osservazione al microscopio della struttura interna della cellula. Si tratta in pratica di trasferire, grazie all'impiego dei raggi X. un duplicato della cellula su una speciale sostanza, un modello rinforzato. Questa sorta di particolarissima fotografia viene poi esaminata al microscopio elettronico. La sostanza su cui il duplicato è impresso permette di registrare caratteristiche cellulari che sfuggono alle normali pellicole per raggi X. Si possono in questo modo osservare particolari fino a 50 angstrom (un angstrom equivale a 1 decimilionesimo di millimetro). Il metodo inoltre permette di evitare il minuto sezionamento dei campioni da osservare, mentre le diverse lunghezze d'onda dei raggi X mettono in evidenza la distribuzione degli elementi chimici nella cellula.

Persone citate: Hubble, Kitt

Luoghi citati: Antartide, Arizona, Cile, Groenlandia, Stati Uniti