La morte dell'accento

La morte dell'accento La morte dell'accento E' uscito nelle «Enciclopedie pratiche Sansoni» un volumetto di M. Carnevale e G. A. Rossi, Enigmi e indovinelli (pag. 190, L. 4500) che completa il precedente, degli stessi autori, uscito due anni fa nella medesima collana (Che cos'è l'enigmistica). L'opera nel suo complesso non si rivolge né a chi abbia Interessi storico-letterari né a chi ami le parole Incrociate e gli altri giochi della cosiddetta •enigmistica popolare» : gli autori si rivolgono solo ai cultori della •enigmistica classica», di cui ancora una volta difendono i valori, «violentemente» (la parola è loro). Ma c'è un fatto nuovo. Fin dai tempi del «Manuale Hoepli» sull'enigmistica, del Tolosani-Rastelli (1901. più volte ristampato), si classificava a parte il gioco di parole del tipo porci-pòrci, pésca-pèsca (sotto il nome improprio ma secolare di «cambiamento d'accento»). I nuovi autori invece decretano la morte di questo gioco, facendolo rientrare nella classe degli ornò grafi: «L'enigmistica in questi casi non va tanto per il sottile, e accetta il bisenso senza preoccuparsi dell'accento». Un'altra goccia nel vaso di chi sostiene che l'italiano si avvia ad avere 5 vocali (a-e-i-o-u) e non 7 (a-é-è-i-o-ò-u). gTji Particolare della copertina del «Cluedo» mosfera di silenzio e di sospetti che ben s'intona all'ambiente e agli strumenti di gioco. Gioco ideale per un piovoso fine-settimana. Si gioca in 3, 4, 5 o 6 persone, ciascuno per sé. Ultimo elemento di fascino, la presenza di passaggi segreti che collegano la veranda con la sala da pranzo e lo studio con la cucina. Questa trovata dei passaggi segreti (che probabilmente risale proprio al tavoliere del Cluedo) è stata poi ripresa in altri giochi, come Stop Thlef e Corteo. In letteratura, sull'importanza dei passaggi segreti in Alice, e sulle deliranti interpretazioni che ne han dato i vecchi freudiani, si può vedere la recente biografia di Lewis Carroll di Derek Hudson, tradotta cosi cosi dagli Editori Riuniti (350 pagine, 12.000 lire). Non diciamo altro per non togliervi il piacere della scoperta. Qualcuno potrà anche scoprire che dopo un po' di partite il Cluedo risulta monocorde, ma non si può mai accontenta¬ re tutti. una spranga, un candeliere, una rivoltella, una chiave inglese, un pugnale o una corda. Come ai personaggi corrispondono segnaposti colorati, cosi all'arma del delitto corrispondono graziosi oggettini in miniatura. Ai nove locali, ai sei personaggi e alle sei armi del delitto corrispondono inoltre altrettante carte. All'inizio della partita, senza che nessuno veda, le tre carte corrispondenti a un locale, a un personaggio, a un'arma, sono messe in una busta, nella cantina. Il gioco consiste nell'indo vinare le carte, cioè nello scoprire chi, dove e con quale arma ha commesso il delitto. Il meccanismo induttivo-deduttivo si attua con procedure di gioco che imparano subito anche i bambini (ma portarle a fondo correttamente richiede «cellule grige», come direbbe Poirot, che non tutti hanno). Richiederebbe grande memoria, ma si possono prendere appunti. Lo svolgimento del gioco comporta un'ovattata at¬ Resta da raccontare uno dei modi in cui certi giochi vengono rovinati dai produttori italiani. La edizione Giochiclub, fortunatamente scomparsa, aveva un pasticcio nel collegamento nomi-carte-segnaposti che rendeva il gioco se non ingiocabile almeno allucinante. Il dott. Verde era verde, la sig.ra Bianca era bianca, la sig.na Rossella era rossa, ma il prof. Limon non era giallo-limone bensì lilla, la sig.ra Lilla non era lilla bensì blu-pavone, e il col. Pavone non era blu-pavone bensì giallo. La nuova edizione della Editrice Giochi ha eliminato questi errori, e ha abbandonato l'impostazione grafica all'antica, della Waddington, per ricalcare la grafica sontuosa della Parker americana. Resta un neo. Sulla carta della sala da ballo c'è un foglio di musica, e sulla carta del salotto c'è una collana di perle spezzata. In realtà, la collana spezzata deve stare sul pavimento del ballroom men¬

Persone citate: Derek Hudson, Hoepli, Lewis Carroll, Limon, M. Carnevale, Poirot, Rastelli, Stop Thlef, Verde, Waddington

Luoghi citati: Lilla