Le voci discordanti sui tassi di sconto non frenano la galoppata della Borsa

Le voci discordanti sui tassi di sconto non frenano la galoppata della Borsa Nel corso della settimana l'indice Comit ha recuperato il 2,8 per cento Le voci discordanti sui tassi di sconto non frenano la galoppata della Borsa Costo del denaro ridotto? Andreatta: no (e denuncia) Le voci contrastanti sui tassi di sconto non hanno tuttavia impedito alla Borsa di continuare la sua ripresa. Ecco l'andamento negli ultimi tre giorni. Mercoledì 24 febbraio il mercato ha accusato lo sforzo del recupero (+1,5%) d'inizio settimana, perdendo terreno di qualche frazione. Il fenomeno è da attribuirsi essenzialmente al fatto che i grandi istituti bancari e finanziari, all'origine del movimento, hanno sospeso i loro inter- venti per riprendere un po' di fiato. Giovedì l'indice generale azionario ha riguadagnato lo 0,12 per cento, il che rappresenta assai poco, ma sul finire della seduta e nel corso del dopoborsa si è verificata una notevole rianimazione. Si parlava di possibile diminuzione del tasso di. sconto dal 19 al 18 per cento. Ma sono state soprattutto le voci relative a prossime favorevoli operazioni sui capitali di alcune società che hanno smosso in modo consistente le acque. Si è parlato di aumenti gratuiti di capitale di Ras e Generali; anche per le Eridania ci si aspetta un'offerta di azioni gratuite nel rapporto di una nuova ogni dieci vecchie; voci pure sulle Guardini del gruppo Fiat che, dopo aver chiuso la seduta a 4660 lire, sono successivamente pervenute a 4850 lire. Venerdì, infine, la quota ha compiuto un balzo dell'1,5 per cento, portando il bilancio settimanale in attivo del 2,8 per cento, con l'indice globale della Comit che ha raggiunto il livello di 204,02, contro 198,53 del precedente venerdì. Ma l'effettiva riprova del nuovo fermento al quale si sta assistendo in Borsa è la sensibile ripresa dell'attività, che in tutta la settimana ha visto livelli di scambi in valore superiori ai 34 miliardi di lire in media per seduta. Riguardo alla sensazionale «anticipazione» sulla riduzione del tasso di sconco, in chiusura di ottava il ministro del Tesoro, Andreatta, ha fatto giustizia dell'illazione sporgendo denuncia contro ignoti per la diffusione di notizie false e tendenziose. Ciò ha inizialmente raffreddato un po' l'ambiente, ma per breve tempo, poiché la tendenza al rialzo si è subito ripresa nelle ultime battute, tenuto anche conto del fatto che sembrano essersi appianati i motivi di frizione che erano emersi in questi ultimi tempi tra i vertici dei partiti della maggioranza. Inoltre, in merito alla tendenza in atto, volta a ridurre il costo del denaro, per martedì è comunque prevista una riunione dell'Associazione bancaria italiana dalla quale dovrebbero emergere nuovi incentivi per favorire il credito alle imprese. Sta di fatto che a conferma della serietà e dell'effettivo nuovo impegno rialzistico, traggono vantaggio in primo luogo gli assicurativi, valori patrimoniali per eccellenza, con in testa le Generali e le Ras per i motivi accennati. Il titolo della compagnia triestina che giovedì aveva chiuso a 153.350 lire è giunto a ben 157.000 in fine di settimana. Non è mancato l'interessamento anche sui principali ti- coli industriali con in cesta le Olivetti, che in settimana migliorano dell'8 per cento nel titolo ordinario e dell'11,5 per cento in quello privilegiato. Anche Fiat, Guardini, Falde e Cementir, nonché Ciga e Mondadori, per non citare che alcuni dei maggiori, mettono a segno buoni progressi. Risultano contrastati invece i valori della scuderia Bonomi, con l'eccezione dell'Italia Assicurazioni che, in linea con il suo comparto, migliora del 16 per cento, delle Mira Lanza e delle Invest. Si ridimensionano un po' gli spunti dei titoli che avevano marciato al rialzo in precedenza come i telefonici dell'I- ri, le Aedes e le Eridania. Cedenti infine le Farmitalia, Carlo Erba, quotate ex opzione ed assegnazione gratuita e le Montedison. Nella prossima seduta del mercato ristretto di Milano, in calendario per mercoledì 3 marzo, è attesa la quotazione di due nuove reclute: la Zerowatt, e l'Unione chimica europea, c. col. TOBINO — E' uscito in questi giorni, redatto a cura dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino, «Borsa 1981», il supplemento annuale al mensile Foglio notizie titoli che fornisce una vasta panoramica dell'annata borsistica appena trascorsa. ROMA — Il ministro del Tesoro Andreatta, nella serata di giovedì ha sporto denuncia contro ignoti per aggiotaggio in relazione alle voci — da lai definite del tatto infondate — di una riduzione del tasso di sconto che, secondo queste voci, sarebbe stata decisa nel pomeriggio dell'altro ieri. La denuncia di Andreatta si fonda sull'art. 501 del Codice Penale che punisce la diffusione di notizie false e tendenziose rivolte a turbare il mercato dei valori e delle merci.

Persone citate: Andreatta, Bonomi, Carlo Erba, Guardini

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma, Torino