Retata antimafia Ventidue arresti

Retata antimafia Ventidue arresti Blitz dei carabinieri in tutta Italia Retata antimafia Ventidue arresti Ricercate altre 26 persone - Farebbero parte di un gruppo in lotta con il clan dei fratelli Rimi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Retata antimàfia nel Palermitano, nel Trapanese e in altre regioni: ventidue presunti mafiosi sono finiti in carcere, altri ventisei, riusciti a fuggire, sono ricercati dai carabinieri. Tra gli arrestati ci sono anche Girolamo Filippi e Sebastiano Milazzo, catturati in provincia di Pisa; Giacomo Riina e Mariano Alcamo, bloccati a Budrio, vicino a Bologna; altri tre sono stati presi a Empoli e uno a Gambassi. Gli altri arresti sono stati compiuti ad Alcamo, Castellamare del Golfo, Corleone e Roccamena. E fra i catturati c'è Gioacchino Cascio, 72 anni, considerato il «boss» di Roccamena. I carabinieri hanno scoperto un giro di assegni con cifre considerevoli, che forse servivano da paravento al riciclaggio di denaro «sporco», in particolare proveniente dal traffico degli stupefacenti. Il gruppo, individuato dai militari, avrebbe avuto ramificazioni in altre regioni (Toscana, Lazio ed Emilia). La maggior attenzione degli inquirenti è stata rivolta ai gruppi contrari al «clan» dei fratelli Filippo e Natale Rimi di Alcamo, i quali hanno fatto perdere le loro tracce da sei mesi, per non essere inviati in soggiorno obbligato lontano dalla Sicilia. Le indagini concluse con 22 arresti e le 26 denunce s'innestano anche in quelle per 16 omicidi, compiuti tra l'anno scorso e gli inizi dell'82 al confine tra le province di Trapani e Palermo. Fra i delitti che potrebbero essere collegati al le attività mafiose del gruppo ci sono quelli di Antonio Buccellato, 64 anni, cognato dei fratelli Rimi, e del boss di Santa Ninfa, Vito Di Prima. a. r.

Persone citate: Antonio Buccellato, Giacomo Riina, Gioacchino Cascio, Girolamo Filippi, Mariano Alcamo, Natale Rimi, Sebastiano Milazzo, Vito Di Prima