Spadolini ora può contare su altri due mesi di lavoro di Luca Giurato

Spadolini ora può confare su altri due mesi di lavoro L'atteso «vertice» concluso con un compromesso sui principali temi Spadolini ora può confare su altri due mesi di lavoro Fino al congresso de non dovrebbero più insorgere intoppi per il governo da parte della maggioranza - Un impegno per ridurre il costo del denaro (ma Andreatta presenta denuncia contro ignoti per aggiotaggio, dopo le «voci» di riduzione dei tassi bancari) - Chiarimento sul Salvador - La presidenza Eni sarà presa in esame dopo il varo del nuovo statuto ROMA — Al «vertice» di giovedì, che si è concluso con l'accordo tra Spadolini e i segretari della maggioranza, sono state prese alcune decisioni importanti di politica estera ed economica che dovrebbero permettere al governo di lavorare senza intoppi clamorosi almeno sino al congresso democristiano di fine aprile. Per la politica economica, che rimane la maggior emergenza del Paese, un comunicato della presidenza del Consiglio (le cui bozze, secondo uno stile caro a Moro, erano già pronte prima del vertice) elenca i temi sui quali, per usare le parole di Spadolini, c'è 'Comune volontà e orientamento»: 1) Approvazione della legge finanziaria e del bilancio. 'Dobbiamo renderci conto — ha dichiarato Spadolini durante una improvvisata conferenza-stampa, subito dopo il vertice — che non esiste un Paese al mondo in cui la legge finanziaria, presentata in settembre, possa essere approvata solo alla fine di marzo, cioè quando metà del suo percorso è compiuto. Questo ci riproporrà il problema di rivedere il meccanismo della finanziaria». 2) Approvazione di una buona legge sulle pensioni e sulle liquidazioni, anche per evitare il referendum promosso da dp, al quale i leader dei partiti di governo sono contrari. 3) Assenso di massima per un nuovo documento di politica economica, che verrà illustrato da Spadolini ai cinque segretari in un «vertice» che si terrà subito dopo l'approvazione della legge finanziaria. Il presidente del Consiglio intende collegare, senza ovviamente considerarli superati, i risultati ottenuti con la lotta all'inflazione ad alcuni nuovi provvedimenti anti-recessione. n comunicato della presidenza parla «di provvedimenti volti a garantire una ripresa non effimera dell'occupazione, e, in particolare, di sostegno agli investimenti produttivi, attraverso concrete misure indirizzate a migliorare le condizioni del credito alle imprese, lungo la linea che ha consentito una prima riduzione del tasso sui Bot e l'anticipata rimozione del deposito previo». In altre parole, Spadolini ha deciso di accontentare, tra qualche settimana, chi vuole abbassare il costo dei denaro (Craxi e Longo) senza scontentare chi difende la linea anti-inf lazione seguita sino ad oggi (Andreatta e la de). A questo proposito, durante il vertice erano corse voci di una riduzione del saggio di sconto di un punto e mezzodue. Il ministro del Tesoro, Andreatta, per stroncare ogni speculazione ha deciso, nella serata di giovedì, di sporgere denuncia contro ignoti per aggiotaggio. Della iniziativa, Andreatta ha informato Spadolini, ancora riunito con i se gretarì dei partiti. Craxi, in particolare, ha esclamato: «E' ora di finirla con qveste speculazioni contro la lira! Figuratevi che, a Londra, in ambienti finanziari, hanno messo in giro la voce che il governo si stava dimettendo». Per la politica estera, c'è accordo tra i partiti di governo per votare una mozione comune sul Salvador sulla base della risoluzione dell'Onu già approvata l'anno scorso dall'Italia. Non saranno inviati osservatori. E' sul Salvador che sono esplosi, durante il vertice, i maggiori contrasti tra Piccoli e Craxi. Il leader de voleva l'Invio di osservatori alle elezioni di marzo; quello socialista era contrario. Ha prevalso Craxi, grazie all'appoggio degli altri leader. Colombo ha fatto opera di mediazione. Né Piccoli né Craxi avevano interesse ad aprire la crisi; Spadolini si è infilato come un rullo compressore tra i tatticismi dei due leader ed il «vertice» si è concluso con un accordo che è anche un successo personale del presidente del Consiglio. A questo accordo-successo, ha dato un Luca Giurato (Continua a pagina 2 in prima colonna)

Luoghi citati: Italia, Londra, Roma