La centrale di Montalto è su un terreno sismico?

La centrale di Montalto è su un terreno sismico? II comitato per la sicurezza denuncia l'Enel e il Cnen La centrale di Montalto è su un terreno sismico? ROMA — Una denuncia per omissione e abuso di atti d'ufficio è stata presentata ieri mattina al pretore Gianfranco Amendola contro i rappresentanti legali dell'Enel e del Cnen dall'avv. Carlo D'Imillo per conto del Comitato per la sicurezza nucleare, un organismo che non è contro le centrali atomiche ma si batte affinché vengano realizzate in condizioni di assoluta sicurezza. Il fatto che viene imputato ai dirigenti Enel e Cnen è il seguente: sebbene i periti nominati dal magistrato abbiano accertato che fino ad oggi non sono stati ancora effettuati i necessari accertamenti sismici di profondità — e quindi non si possa dire se il coefficiente di accelerazione del terremoto di riferimento adottato nel progetto della centrale di Montalto di Castro sia affidabile — t due organismi si rifiutano di svolgere un'indagine basilare dal costo irrisorio (una cinquantina di milioni). Proprio in questi giorni, anzi, stanno passando alla seconda fase della costruzione, cioè al manufatto edilizio vero e proprio. Qualora i risultati dell'indagine fossero scoraggianti, si dovrebbe rifare il progetto, abbandonare le opere già realizzate e buttare al vento circa duemila miliardi. La notizia è stata data ieri mattina dall'avv. D'Imillo durante una tavola rotonda sui problemi della sicurezza nucleare, organizzata presso l'Associazione stampa romana. «Qualora gli accertamenti sismici di profondità non vengano effettuati entro 60 giorni — ha spiegato D'Imillo — presenteremo un'altra denuncia alla magistratura contro l'Enel e l'Eni: ma questa volta per il più grave reato di tentata strage ». «Nello stesso tempo inoltreremo una formale richiesta alla Corte Internazionale dell'Aia e all'Euratom chiedendo loro di inibire all'Italia la costruzione della centrale di Montalto fino a quando non saranno stati effettuati gli accertamenti sismici». La faccenda ha incominciato a tingersi di giallo quando il legale ha aggiunto che domani fornirà al Tar del Lazio le prove documentali da cui si deduce che gli accertamenti sismici di profondità sono stati effettuati ma in segreto e che i risultati vengono tenuti nascosti. Perché? «Sulla base di un documento interno del Cnen, risalente al 1977 e contenente le prescrizioni di sicurezza, il sito di Montalto potrebbe venire definitivamente escluso come sede di centrale elettronucleare». Nel documento si esclude per esempio la possibilità di installare centrali in aree in cui negli ultimi 3 mila anni si siano avuti terremoti del decimo grado Mercalli: e questo è proprio l'intensità del sismo che ha devastato Tarquinia nel 1819. Le stesse norme di sicurezza escludono pure la costruzione in presama di faglie attive superficiali o prossime alla superficie. Due notissimi esperti di geologia, presenti alla conferema stampa (Funiciello e Orombelli), invece hanno constatato in uno scasso del terreno (poi misteriosamente scomparso) le prove inconfutabili dell'esistema di queste faglie. Bruno Gliibaudi

Persone citate: Bruno Gliibaudi, Carlo D'imillo, D'imillo, Gianfranco Amendola, Mercalli, Montalto, Orombelli

Luoghi citati: Aia, Italia, Lazio, Montalto Di Castro, Roma, Tarquinia