«Il mondo non è fatto per Livia»

«Il mondo non è fatto per Livia» In due lettere il messaggio disperato e allucinato della madre di via Spallanzani «Il mondo non è fatto per Livia» Edmea Cucchi Sanguineti, 49 anni, era convinta che la figlia, 10 anni, sarebbe stata infelice perché «l'ho cresciuta piena di complessi» - Questa, probabilmente, la molla che ha fatto scattare nella donna l'idea del delitto e poi del suicidio - Il marito: «Non capisco e non capirò mai come è potuta accadere una tragedia simile» Per gli psichiatri è un tipico caso di •suicidio allargato». Una donna, sconvolta da una grave malinconia depressiva, decide di farla finita con la vita e coinvolge, nel suo disperato gesto, anche la persona più cara, la figlia. Edmea Cucchi, 49 anni e la piccola Livia Sanguineti, di 10 anni, sono ora all'Istituto di medicina legale in attesa di sepoltura. Ezio Sanguineti, marito e padre sconvolto dalla tragedia, ha voluto rivedere per l'ultima volta le sue due creature, rivestite con gli abiti più belli. Con loro è rimasto a lungo, gli ha ripetuto il suo amore, le ha accarezzate, ha chiesto al cielo pietà e perdono. Un colloquio fatto di silenzio e di preghiere. Neppure l'uomo sa spiegarsi quanto è successo. L'ha ripetuto dopo una notte insonne, a casa di parenti, al funzionario del commissariato S. Secondo che l'ha interrogato. 'Che cosa volete che vi dica — s'è sfogato —. Come è potuta succedere una cosa del genere? Me lo sono chiesto tutta la notte, non riesco a rispondere. Si, è vero, mia moglie negli ultimi tempi soffriva di esaurimento nervoso, era depressa, la curavano tanti medici. Le avevano prescritto psicofarmaci: di pastiglie e gocce cen'è un'infinità in casa. Mai avrei pensato che la sua crisi fosse arrivata a tal punto...*. E la pistola in casa? •£' un'arma di piccolo calibro, regolarmente denunciata. Mai avuto il presentimento che mia moglie potesse usarla, altrimenti... La nostra era un'u- nione serena, vivevamo per la nostra bimba. Quando erano stanche, andavano in Val d'Aosta, nel nostro alloggetto, a riposare. Non capisco, non capirò mai...». Spiega la psichiatra Adriana Ruschena: «La depressione, in forma lieve o grave, è una malattia diffusissima, è un fenomeno sommerso, soprattutto tra le casalinghe. Molte non se ne rendono conto, si rivolgono talora al medico sperando che abbia poteri taumaturgici per farle guarire, oppure ricorrono agli psicofarmaci. Se poi la persona sofferente ha una sensibilità particolare o un rapporto precario in famiglia al di là della facciata esterna, può avere reazioni imprevedibili. I sensi di colpa diventano macroscopici, gli atti d'amore si trasformano in violenza contro di sé e ipropri cari». Anche Edmea Cucchi, nel momento più acuto della crisi depressiva, ha forse pensato che i tre colpi di pistola sparati in testa alla sua bambina rappresentassero una liberazione per Livia. 'Non sarà felice nella vita, come me — scrive la donna prima del delitto-suicidio —. L'ho fatta crescere piena di complessi, come me. Già adesso è infelice, nella vita soffrirà soltanto. Il mondo è cattivo, non è adatto a lei». Sono alcune considerazioni scritte da Edmea Cucchi per chiedere perdono al marito. Un secondo messaggio l'ha vergato per la madre. Nella busta lasciata sul comodino del letto c'è scritto: 'Alla mia mamma». All'interno, 4 anelli, un assegno di due milioni e mezzo più 400 mila lire In contanti. 'Accettali come liquidasione — si rivolge alla madre —. Scusami tanto, ma non rie sco ad andare avanti così». Altre scuse al marito e la consegna di una chiave, 'quella che tu sai». Nessuna accusa, nessun ac cenno a dissapori o a un fatto sconvolgente. Se avesse potu to, par di capire, se ne sarebbe andata insieme con la sua creatura, in punta di piedi, senza creare fastidi. Non voleva soprattutto far soffrire lrsticServizi dì: Marina Cassi, Alvaro Gili, Ezio Mascarino, Gol- J do J. Paglia. la sua Livia che se ne stava rannicchiata sulla poltrona a seguire i cartoni animati della televisione. Le si è avvicinata in silenzio e ha fatto fuoco con la pistola. Dice la dott. Ruschena: 'Solitamente le persone che scelgono di dare e darsi la morte ricorrono a farmaci per passare da una vita all'altra in maniera indolore. Difficile dare una spiegazione in questo caso, le generalizzazioni a volte non comportano errori». Per portare a termine il suo piano, Edmea Cucchi ha deciso di lanciarsi dalla finestra. Un volo di 15 metri, un tonfo sul cortile e la morte istantanea. l li Ezio Sanguineti lascia il commissariato dove è stato sentito per ricostruire la tragedia - Un ricordo dei tempi felici con la moglie

Persone citate: Adriana Ruschena, Alvaro Gili, Ezio Mascarino, Ezio Sanguineti, Livia Sanguineti, Marina Cassi, Ruschena, Sanguineti

Luoghi citati: Val D'aosta