Borsa: un segnale di ripresa che viene dagli assicurativi
Borsa: un segnale di ripresa che viene dagli assicurativi Una settimana animata (+4,7%) chiude un mese mediocre Borsa: un segnale di ripresa che viene dagli assicurativi MILANO — Il febbraio borsistico si è concluso sema infamia né lode martedì; la sistemazione delle posizioni per la chiusura del ciclo operativo è avvenuta senza eccessivi sacrifici per la quota che nelle due sedute tecniche è arretrata in media soltanto di mezzo punto percentuale. Poi, finalmente, operatori e investitori si sono sentiti liberi di impostare il proprio lavoro con un certo respiro, sostenuti dalle varie premesse positive latenti ormai da qualche tempo che fanno ben sperare per l'evoluzione della tendenza. Le prime notizie dal campo societario hanno stimolato l'attività nella seconda parte della settimana, con una corrente di acquisti in continuo aumento. Gli scambi giornalieri in valore sono passati ai 18-20 miliardi di lire e in settimana l'indice Comit ha riguadagnato il 4,7 per cento. I valori già in battuta nel recente periodo ne hanno tratto evidenti benefici per l'interessamento congiunto dei grandi operatori e della speculazione. Di buon auspicio, soprattutto, il ritorno alla ribalta dei valori assicurativi che sempre rappresentano i punti di forza dei movimenti di ripresa. Anche i titoli del Gruppo Bonomi, da tempo ormai trascurati, sono tornati a figurare nei «carnea» dei compratori, seguiti a poca distanza da quelli della scuderia di Roberto Calvi. Quanto alle prime notizie societarie, ne ha tratto vantaggio la Pirelli & C. per la quale si è appreso che il bilancio 1981 ha chiuso con un utile di 3,4 miliardi, in aumento di ben il 62% sul 1980, e che di conseguenza gli azionisti riceveranno lo stesso dividendo di 160 lire per azione ma su di un capitale aumentato nel corso dell'anno. Altra 'Vedette» della ripresa è stata la Montedison (+10,3%) a seguito della notizia che la società rinuncia ad esercitare il diritto di opzione per la parte a pagamento sulle azioni possedute, per cui i vecchi soci avranno la possibilità di sottoscrivere le nuove azioni a pagamento della Farmitalia-Carlo Erba (una Farmitalia ogni 250 Montedison a 3000 lire). L'affare viene considerato favorevole come dimostra anche l'attiva richiesta del titolo farmaceutico che migliora del 3,3 per cento nell'imminenza dell'attuazione dell'operazione sul capitale deliberata in gennaio. Si è poi assistito al proseguire degli acquisti, interrotti temporaneamente a cavallo del riporto, di Rinascente, Mondadori, Ciga, Italcable e altri, ai quali si è aggiunta una buona corrente di interessamento per Eridania, Agricola Finanziaria (entrambe più 16,6%), Cementir, Italcable e De Angeli, nonché altri ancora. Anche tra i titoli di primo piano precedentemente trascurati vanno rilevati consistenti progressi delle Olivetti (+7%) e della Snia (+17%), nonché quelli più modesti (+2,3%) delle Fiat. Soddisfacente il comportamento dei neoquotati Euromobiliare, Eliolona e Zucchi. c. col. , La settimana-^ in borsa 200 198 A
Persone citate: Carlo Erba, De Angeli, Mondadori, Olivetti, Roberto Calvi
Luoghi citati: Milano
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