Benvenuto: «Il sindacato chiede di indicizzare le liquidazioni»

Benvenuto: «Il sindacato chiede di indicizzare le liquidazioni» Se ne discuterà martedì nell'incontro con Spadolini Benvenuto: «Il sindacato chiede di indicizzare le liquidazioni» Ogni anno verrebbe accantonato un mese di stipendio - Questo sarebbe difeso contro l'inflazione - Possibile avere in anticipo parte della somma, per esempio per la casa TORINO — Il presidente del Consiglio, Spadolini, si incontrerà martedì con Lama— Camiti-Benvenuto per discutere il problema della indennità di liquidazione e trovare un'intesa che eviti il referendum promosso da democrazia proletaria. Mercoledì riceverà gli esponenti della Confindustria. Sulla questione — che coinvolge direttamente tutti i lavoratori dipendenti — abbiamo rivolto alcune domande al segretario generale della Uil, che ieri era a Torino, per analizzare con i dirigenti del sindacato «io difficile e preoccupante situazione dell'occupazione in Piemonte*. Da Spadolini andate con una vostra proposta per le liquidazioni? «SI. E' il sistema che, a grandi linee, avevamo già indicato nella recente riunione dei Consigli generali CgilCisl-Uil a Firenze». Può schematizzarci i capo- saldi della vostra proposta? «Alla fine di ogni anno si accantona una mensilità della retribuzione di quell'anno, compresa la contingenza, e la si difende dalla svalutazione con un sistema di indicizzazione» (attualmente si moltiplica l'ultima retribuzione, senza la contingenza dal 1977, per gli anni di servizio n. d. r.). •Il secondo punto importante — ha proseguito Benvenuto — è l'avvio di un processo in base al quale entro un certo numero di anni gli operai dovranno avere un trattamento uguale a quello degli impiegatU. (Oggi ci sono categorie di operai, per esempio i tessili, che hanno un trattamento molto diverso dagli impiegati. Differenze, meno sensibili, esistono anche per i metalmeccanici ed altri). Prevedete anche la possibilità di chiedere un anticipo sulla liquidazione per casi particolari, ad esempio per l'acquisto di una casa? «SI. Il lavoratore dovrebbe avere questa possibilità collegata alla concessione di crediti firtemente agevolati. Per evitare il pericolo di richieste concentrate nei primi periodi si stabilirebbe che l'accesso all'anticipo sulla liquidazione è consentito ogni anno ad una percentuale di lavoratori occupati nell'azienda. Qualcosa di simile al regolamento in atto per usufruire delle 150 ore pei lo studio». Nel quadro di riforma dell'indennità di liquidazione c'è anche la risistemazione delle pensioni? «Chiediamo che dopo 40 anni di lavoro la pensione corrisponda effettivamente all'80 per cento della paga. Oggi, poiché la si calcola sugli ultimi tre anni di retribuzione, corrisponde al 62-63 per cento dell'ultima busta paga». Poiché il nuovo sistema di indennità di liquidazione che voi ipotizzate non avrà effetto retroattivo, come saranno difese dall'inflazione le somme maturate finora? «Con un sistema di indicizzazione». Quale sistema di indicizzazione? «E' ancora un punto da chiarire. Un'altra questione da approfondire è il diritto di accesso alla liquidazione». Lei qualche settimana addietro aveva sostenuto che ad un accordo affrettato era preferibile il referendum. Oggi qual è il suo punto di vista? «Prima di fare qualsiasi accordo dovremo procedere con la massima cautela e andare a sentire i lavoratori. Risulta che tra le 800 mila firme raccolte per il referendum il 70-80 per cento sono di operai e che il 90 per cento sono state raccolte fuori delle grandi fabbriche. Dall'Alfa Romeo e dalla Pirelli sono partite petizioni a Pertinì perché faccia fare il referendum. Il consenso dei lavoratori a questo punto diventa essenziale». Chi dovrà prendere l'iniziativa per una nuova legge che eviti il referendum? «A mio giudizio devono essere i gruppi parlamentari, al fine di evitare strumentalizzazioni di parte. Non si può fare un pasticcio e tutti i partiti devono assumersi le loro responsabilità. Se la riforma sarà seria i lavoratori la potranno anche condividere». Sergio Devecchi Giorgio Benvenuto

Persone citate: Giorgio Benvenuto, Lama, Sergio Devecchi, Spadolini, Spadolini Benvenuto

Luoghi citati: Firenze, Piemonte, Torino