A Milano ricostruiti 71 attentati il pm chiede 51 rinvii a giudizio

A Milano ricostruiti 71 attentati il pm chiede 51 rinvii a giudizio Concluse le indagini sull'attività di tre gruppi eversivi «minori» A Milano ricostruiti 71 attentati il pm chiede 51 rinvii a giudizio Oltre duecento imputazioni - Tra gli accusati anche gli assassini del giornalista Walter Tobagi Il ruolo del pentito Marco Barbone, che ha permesso di sgominare la «Brigata 28 marzo» MILANO — Il pubblico ministero dottor Armando Spataro ha depositato la requisitoria contro tre gruppi eversivi: «formazioni combattenti comuniste», «guerriglia rossa», «brigata ventotto marzo». Cinquecento persone rinviate a giudizio, oltre duecento imputazioni, 71 episodi ricostruiti: il periodo di tempo esaminato va dal '77 ali '80. Trentatré accusati sono in stato di detenzione, otto latitanti, e dieci a piede libero o in liberta provvisoria Fra gli imputati figurano Corrado Alunni, Mariarosa Belloli, Francesca Bellerè, Antonio Marocco, Mariateresa Zoni, Gianantonio Zanetti, l'architetto bolognese Massimo Turicchia, l'insegnante milanese Giovanni Caloria, i «pentiti» Fortunato Balice, Enrico Pasini Gatti, Rocco Ricciardi. I reati contestati sono costituzione di banda armata per provocare il rovesciamento delle istituzioni statali con insurrezione armata e guerra civile, attentato allo Stato, omicidio e tentato omicidio, devastazione, propaganda e apologia sovversiva danneggiamento e incendio, pubblica istigazione e apologia di ban- da armata, frode, ricettazione, f ui-to, rapina, violenza privata, minaccia, detenzione di armi, violazione di domicilio. Tra gli episodi ricostruiti alcuni sono particolarmente gravi (come l'assassinio di Walter Tobagi e il ferimento di Guido Passalacqua, i tentati omicidi dei carabinieri Claudio Perosino e Guido Bressa, del medico Giacomazzi e del chimico Marzio Astari ta) e altri vengono conosciuti soltanto ora (quali il progetto, fallito, di sequestrare Walter Tobagi, e il piano, elaborato da alcuni terroristi della costituenda «brigata ventotto marzo» per assassinare il giudice Guido Galli che, poco dopo, fu invece ucciso da «prima linea»). L'assassinio di Tobagi e il ferimento di Passalacqua sono attribuiti ai componenti della «brigata ventotto marzo»: Marco Barbone, Paolo Morandinl, Daniele Laus, Manfredi De Stefano, Francesco Giordano, Mario Luigi Marano. «Le dichiarazioni rese da Marco Barbone — scrive il giudice —, sono state decisive per assicurare alla giustizia tutti i membri della brigata'. il suo «pentimento» ha reso possibile la ricostruzione in dettaglio della storia di «autonomia operaia» della cui esistenza parlò, per primo, nel 1979, Carlo Fioroni. Dopo avere affermato che la brigata ventotto marzo «alla ricerca di "credenziali" per entrare nelle brigate rosse, individuò il settore della stampa quale ambito in cui colpire; il p.m. esamina «un inquietante interrogativo: quello della esistenza o meno, al di sopra degli esecutori materiali del delitto, di eventuali "mandati" o "ispiratori" dello stesso: A chi ritiene che i documenti redatti dagli assassini di Tobagi rivelino un livello culturale superiore a quello di Barbone e compagni, Spataro risponde ricordando il passato «politico» e criminale dei terroristi, e la loro capacità — più volte dimostrata — di soppesare, selezionare e elaborare informazioni. Ornella Rota

Luoghi citati: Milano