Il giallo degli avvocati a Cagliari (in carcere per traffico di droga) di Remo Lugli
Il giallo degli avvocati a Cagliari (in carcere per traffico di droga) Una storia ingarbugliata di omicidi e «pentiti» nel mondo dell'eroina Il giallo degli avvocati a Cagliari (in carcere per traffico di droga) I legali coinvolti nell'inchiesta, che comprende anche tre delitti, sono cinque - Uno è indiziato di omicidio aggravato ■ Prove precise contro i professionisti non ce ne sono: tutto si basa sulle accuse di altri arrestati DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CAGLIARI — La citta è avvezza, dal punto di vista giudiziario, a fatti e processi clamorosi, anche perché vi confluiscono i procedimenti d'appello di tutti gli altri circondari. Del resto il processo alla Superanonima sequestri ora in corso, con 93 imputati e una durata presumibile di otto mesi^neèjajjrcva. ÌSppure adesso c'è una vicenda cittadina che tiene i cagliaritani con il fiato sospeso. Passa sotto il nome di -giallo Marinella*. Manuella è, o era perché si presume sia morto, un avvocato. Se è morto, non è l'unico morto. Il giallo ruota intorno a tre morti e a un traffico di droga. Tra Cagliari e Sassari ci sono già in arresto una quarantina di persone, più venti denunciate a piede libero. Ma quello che rende la vicenda eccezionale (anche il traffico di droga e gli omicidi sono ormai normale materia di .nera.) è il coinvolgimento di cinque avvocati oltre alla presunta vittima. '. Il personaggio di maggior spicco è l'avv. Aldo Marongiu, 43 anni, uno dei più valorosi, stimati penalisti dell'isola che ha legato il suo nome a tante cause di rilievo, in Sardegna e in continente. Tutti si chiedono: 'E' possibile? Siamo di fronte a un dott. Jeckyll?; La storia è lunga e ingarbugliata, cerchiamo di darne una traccia sommaria. S'inizia il 22 aprile dell'anno scorso con la scomparsa dell'avv. Gianfranco Manuella, 39 anni. Mistero assoluto intorno alla sua sorte. A metà maggio vengono arrestati quattro suoi amici. E il 23 dello stesso mese altro colpo di scena: viene trovato crivellato di proiettili il corpo di Giovanni Battista Marongiu, pregiudicato, non parente dell'omonimo penalista. li 9 giugno viene arrestato l'avv. Sergio Piras. 45 anni. Emerge un giro di droga, lui si qualifica •consulente» degli operatori clandestini. Piras racconta che G.B. Marongiu è stato ucciso perché voleva mettersi in proprio nello spaccio. Nello stesso mese di giugno sui monti di Cagliari viene trovato lo scheletro di Giuseppe Vadilonga, 19 anni, tossicomane, che era scorri parso il 5 aprile. Sarebbe sta to ucciso per errore da G.B. Marongiu. In agosto l'avv. Piras ritratta, sostiene che la confessione gli è stata estorta. II capo della mobile Piero Simula e il questore Giuseppe Montesa no sono pazienti, continuano le indagini appoggiando l'opera del magistrato, il giudice Fernando Bova. In settembre l'avv. Piras torna ad ammet tere, precisa che l'avv. Manuella è stato ucciso perché voleva monopolizzare il traf fico della droga a Cagliari. Seguono altri arresti. Il giorno 12 finisce in galera Marco Marroccu, 29 anni, pregiudicato per sequestro tentata estorsione, rapina, ecc. In carcere si autoaccusa di certe responsabilità nel caso Manuella, ma poi ritratta afferma che la sua confessione era stata guidata dall'avv Marongiu. A novembre un tossicodi pendente, Pino Pesarin, si autoaccusa dell'omicidio di G.B Marongiu, ma qualche giorno più tardi il giudice ordina l'arresto dell'avv. Giampaolo SeccI, pretore onorario di Sant'Antioco, con l'accusa di avere manovrato la confes sione di Pesarin. Il giallo appassiona la città ma non ha ancora raggiunto le sue pagine mozzafiato. Questo accade il 2 dicembre con l'arresto degli avvocati Aldo Marongiu, Sergio Viana, 39 anni, civilista, e Giuseppe Podda, 32 anni, procuratore legale, entrambi dello studio Marongiu. L'imputazione per tutti e tre è quella di associazione per delinquere, traffico di stupefacenti, concorso in autocalunnia; Viana ha anche quella di omicidio aggravato Secondo l'accusa sarebbe stato lui ad uccidere di suo pugno l'avv. Manuella. Anche l'avv. Piras dice che il collega Marongiu lo aveva indotto a muovere false accuse per salvare l'avv. Viano. Prove precise contro gli avvocati pare non ve ne siano, che tutto si basi sulle denunce degli arrestati. Sono passati due mesi e mezzo e i ledali in arresto sono ancora in isolamento. L'Ordine degli avvocati, in casi come questi, segue la prassi della sospensione cau telativa, dopo avere sentito le ragioni degli interessati. lì presidente avv. Vincenzo Caredda ha tentato di avere un colloquio con i colleghi in carcere, ma il magistrato glielo ha negato, per cui ogni decisi o n e è stata rimandata. Dice l'avv. Caredda: •£ molto discutìbile la tecnica di mantenere per lunghi periodi questa interruzione totale dei rapporti tra il detenuto e il mondo esterno. Con i vecchi giudici, anche quelli considerati più autoritari, non si assisteva a forme di sgarbo e prevaricazione formale'. L'avv. Vincenzo Caredda, compagno di Marongiu in tante battaglie processuali, non riesce a immaginare (come del resto tanti in città) che potesse avere una seconda vi¬ ta. mi/omo sempre allegro, sportivo (correva nei rally), attaccatissimo al lavoro e ai figli (una femmina sua e un maschio adottato), come poteva Aldino Marongiu tenere dentro di sé un segreto così abietto? — si chiede Caredda — Per fare il commerciante di droga ci vuole pelo, non si può vivere con gli altri con serenità senza che mai emerga dal carattere e dall'umore qualche zona di opacità. Cosa che non è mai accaduta con Aldo». Gli avvocati cagliaritani (460) hanno chiesto con un documento che si stringano i tempi. Dice l'avv. Caredda: •La detenzione preventiva va considerata un veleno che deve essere usato come medicina in dosi minime in casi estremi'. C'è un precedente nell'isola. Nel '68 fu incarcerato l'avv. Bruno Bagedda di Nuoro, allora difensore del bandito Graziano Mesina. Remo Lugli
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