Autonomisti corsi rompono la tregua Diciannove bombe nella notte a Parigi
Autonomisti corsi rompono la tregua Diciannove bombe nella notte a Parigi Autonomisti corsi rompono la tregua Diciannove bombe nella notte a Parigi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE . PARIGI — Il «Pronte di liberazione nazionale della Corsica» ha trasferito la sua campagna terroristica dall'isola alla capitale. A Parigi e nella banlieue, la notte scorsa sono scoppiate 19 bombe contro banche, edifici pubblici e all'ingresso deU'Ecoie Militaire dove alloggia il capo di Stato Maggiore delle forze armate, generale Lacaze. La raffica di attentati non ha fatto vittime; aveva scopo dimostrativo e mirava a trasferire nel cuore della Francia le rivendicazioni autonomistiche degli estremisti corsi i quali, dopo 8 mesi di tregua, hanno aperto le ostilità anche contro il governo socialista. Quest'improvvisa ondata oltranzista è singolare perché proprio negli ultimi giorni l'Assemblea Nazionale ha approvato la nuova legge che accorda alla Corsica uno «statuto particolare», e preannuncia elezioni dirette per la formazione di un Parlamento regionale con larghi poteri amministrativi. Ma proprio quando si è profilata la possibilità di una soluzione di compromesso, il Fine ha ripreso la campagna terroristica, uccidendo la settimana scorsa un legionario e facendo attentati in varie parti dell'isola. E ieri, come aveva minacciato, le bombe sono tornate a esplodere a Parigi. Il governo è imbarazzato da questa improvvisa violenza e dalle rivendicazioni del Fronte, perché si è impegnato sulla via dell'autonomia amministrativa, imboccando una strada che non soddisfa i gruppi estremisti e che scontenta l'opposizione di destra, la quale sfrutta questi incidenti in chiave antigovernativa. Ieri il Comitato per l'indipendenza e l'unità della Francia diretto dall'ex premier gollista Michel Debré ha criticato la debolezza del governo, accusato di aver messo in moto «un ingranaggio infernale» che ha scatenato l'offensiva autonomista. p. pat.
Persone citate: Michel Debré
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