Bonn rilancia la corsa alle centrali nucleari

Bonn rilancia la corsa alle centrali nucleari Bonn rilancia la corsa alle centrali nucleari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — La centrale nucleare di Kalkar, vicino al confine con l'Olanda, verrà probabilmente costruita. Dopo una interruzione di molti mesi dei lavori (per mancanza di capitali), il governo di Bonn è riuscito a reperire presso nove grandi società elettriche 400 miliardi di lire per coprire una gran parte della somma di quasi 600 miliardi che occorrono per portare a termine l'opera. Salvo nuovi impedimenti e aumenti dei costi, essa verrà a costare complessivamente quasi 3 mila miliardi di lire. Garantitosi gran parte del finanziamento delle società elettriche, il governo ha avuto rassicurazione da parte dei governi olandese e belga (consoci nel progetto del «reattore veloce» di Kalkar) che essi pagheranno le loro quote, peraltro di soli 250 miliardi l'una, sulla base delle previsioni di dieci anni fa. Nonostante ciò, a Bonn si nutrono tuttora dubbi che il progetto possa andare in porto. Manca ancora la relazione degli esperti sulla sicurezza del reattore di Kalkar, sulla base della quale (ammesso che sia positiva) il Parlamento di Bonn dovrà in autunno togliere le riserve Vi sono poi complicazioni politiche da parte di due «laender» ad amministrazione democristiana, il BadenWuerttemberg e la Baviera. La prima ha condizionato la propria adesione finanziaria alla garanzia che Bonn appoggerà la costruzione di centrali nucleari nella regione, la seconda ha fatto intendere che pagherà se Bonn non bloccherà (come prc\1sto) la costruzione del canale navigabile da Bamberg a Ratisbona Anche altri ambiziosi progetti nucleari sono stati riavviati, in sordina. A Brokdorf, sull'estuario dell'Elba a Nord di Amburgo, dove negli anni scorsi vi furono sanguinosi scontri tra gli ecologisti e la polizia, i lavori procedono rapidamente senza venire disturbati, è previsto che la centrale possa entrare in funzione entro il 1987. t. s.